Parlando del padiglione della Germania a Expo Milano 2015, non è certamente il caso di giocare con i soliti, inutili, luoghi comuni sulla precisione e sulla puntigliosità dei tedeschi. Però va sottolineata una cosa: tra le nazioni presenti all'Esposizione Universale, la Germania è certamente tra quelle che hanno interpretato con maggiore attenzione e puntualità il tema centrale "nutrire il pianeta, energia per la vita". E visitandolo, questo aspetto si coglie più o meno subito.
Fin dalla sua progettazione il Padiglione è ispirato alla sostenibilità, rinunciando all'idea di costruire un edificio grandioso: attraverso il linguaggio architettonico si è cercato di interpretare il paesaggio tedesco, con i suoi campi e prati, in una visione aerea. In questo paesaggio sono stati inseriti degli alberi stilizzati, dei "germogli di idee", che partono dal piano terra dell'esposizione per spuntare e svettare dal tetto, aprendosi in larghe foglie. Così come delle vere foglie, queste membrane sono fonte di energia per il Padiglione: sono infatti dotate di pannelli fotovoltaici sottilissimi, una delle tecnologie all'avanguardia prodotte in Germania, che forniscono l'elettricità necessaria a illuminare la struttura nelle ore serali.

Allo spazio esterno del Padiglione si accede senza code, potendo così sia passeggiare sulla grande terrazza, sia accomodarsi nel bell'anfiteatro per qualcuno degli spettacoli previsti in programma. L'interno dell'esposizione è invece organizzato su due livelli. Inizialmente i visitatori vengono portati in un viaggio attraverso elementi essenziali della natura come terra, acqua e aria, e vengono proposti loro molti progetti che puntano a tutelare e a usare in modo migliore queste risorse naturali, per contribuire alla sicurezza alimentare e ambientale del futuro. Altrettanta rilevanza viene data al tema della biodiversità, da salvaguardare e difendere.
Argomenti che vengono declinati puntando decisamente sull'interattività, sul coinvolgimento diretto dei visitatori. A cui, tra le altre cose, viene affidato all'ingresso una piccola cartellina di cartone, la
SeedBoard. A prima vista sembra solo, appunto, un pezzo di cartone. Invece è uno strumento sorprendente, che posto sotto dei sensori fa visualizzare dei menu da sfogliare per accedere a molto materiale video, testi, giochi.

Una parte del Giardino delle idee tedesco
Molto interessante, al piano superiore, anche lo spazio dedicato al "Giardino delle idee": a partire da diversi progetti paesaggistici urbani, come il
Prinzessinnengarten di Berlino o quello di
Andernach città commestibile, i visitatori vengono stimolati a riflettere sull'importanza dell'agricoltura, anche in un contesto cittadino, e a prendere consapevolezza rispetto agli alimenti che consumiamo e al valore della condivisione.
Anche gli ambasciatori del Padiglione tedesco si distinguono dalla maggior parte delle altre presenze in
Expo Milano 2015. Nessun nome famoso, nessuna frivolezza, nessuno spazio per la mondanità. Tra questi troviamo invece il calciatore
Benjamin Adrion: mai stato un campione in campo, ma ora è fondatore di
Viva con Agua, rete che si batte per migliorare l'approvigionamento idrico nei paesi in via di sviluppo. Il coltivatore
Josef Braun, che si impegna per una gestione più sostenibile del suolo in agricoltura. Il cuoco
Michael Schieferstein, che con l'iniziativa da lui ideata,
Foodfighters, vuole proporre un nuovo rapporto col cibo, richiamando l’attenzione sul problema dei rifiuti alimentari.

La sala del ristorante Symphonie
Vale la pena spendere qualche parola anche sulla ristorazione del padiglione, che si articola in due spazi. C'è un ristorante gourmet,
Symphonie, in cui alcuni dei migliori cuochi tedeschi propongono ogni settimana un menu diverso, utilizzando solo prodotti di stagione. Questa settimana ad esempio, dedicata alla regione della Turingia, vede come ospiti
Marcello Fabbri, del ristorante
Anna Amalia di Weimar, e
Maria Groß, del ristorante
Clara di Erfurt. Entrambi con una stella Michelin appuntata sulla giacca. Per pranzi o spuntini più veloci e sportivi c'è invece anche un ristorante più grande e informale, che offre i classici della cucina tedesca.