18-02-2023
Matteo Manzini, savonese classe 1984, general manager di Azurmendi (3 stelle Michelin) e di tutti i ristoranti del gruppo Eneko Atxa (foto Zanatta)
Sulle colline di Larrabetzu, paese basco a una quindicina di chilometri da Bilbao, c’è un italiano che si da fare in silenzio da un decennio esatto, con risultati notevoli. Si chiama Matteo Manzini, è savonese, ha 39 anni e lo seguiamo da 2015 quando, con la parannanza candida addosso, scortava gli ospiti nell’aperitivo dell’orto di Azurmendi, il ristorante di Eneko Atxa col massimo dei galloni. Manzini faceva il cuoco e confessava un felice stupore: «La prima cosa che mi ha colpito qui», ci raccontò, «è l’età media delle persone che lavorano all’Azur. Non solo in cucina ma in tutti i reparti: dalla bottega all’azienda vinicola, dall’ufficio marketing alla sala, fino ai ragazzi che si occupano dei giardini, delle vigne e dell'orto». Dopo soli due anni, poco più che trentenne, Matteo era stato promosso a executive chef di una delle cucine più importanti d’Europa. «Vivendo qui, ci si rende conto di quanto i baschi vogliano davvero investire sul futuro, non solo a parole ma nei fatti», osservò.
In veste da cuoco, anno 2015
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Tetsuro Maeda, ristorante Txispa, Atxondo, Paesi Baschi, Spagna
Andoni Luis Aduriz, classe 1971, nel ritratto di Per-Anders Jörgensen per il libro "Puntos de Fuga by Mugaritz"
José Gomez, Eneko Atxa e José Gomez junior, co-autori dell'ottava edizione del Joselito Lab, giovedì 17 novembre scorso al ristoranter Azurmendi di Larrabetzu, nei Paesi Baschi, 3 stelle Michelin
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.