Quello dentro la tradizione italiana di Niko Romito al Bulgari è un viaggio che va oltre i piatti diventati cult in ognuno degli hotel del gruppo Lvmh in cui è stato chiamato a mettere in scena le fondamenta della nostra cucina, da lui interpretate in chiave contemporanea. Dopo l’antipasto all’italiana, il vitello alla milanese e il tiramisù, tre dei piatti che offre ai palati degli ospiti da Tokyo a Shangai passando per Dubai, Pechino e Parigi fino a Roma e Milano, lo chef di Castel di Sangro va in affondo sul primo pasto della giornata.
Al Bulgari Milano, dove Giorgio Fuda (di ritorno dall’omonimo locale di Shangai) è diventato il plenipotenziario, la “Colazione italiana” di Romito è un rito che va oltre il cibo: si celebra, infatti, a partire dalla mise en place con porcellane a motivi floreali Ginori 1735. È un pasto aperto pure agli ospiti esterni che possono accomodarsi in hotel fino alle 11, e che chiunque alloggi in hotel può ordinare senza soluzione di continuità. «Molti degli ospiti sono internazionali e non capita di rado che, a causa del fuso orario, qualcuno ci chieda la colazione nelle prime ore del mattino», spiega Fuda la cui cucina non è mai sguarnita, «due cuochi presidiano le ore notturne».


A raccontare la “Colazione italiana” è Niko Romito, appassionato ante litteram dei profumi del primo pasto della giornata in virtù dell’eredità familiare del papà pasticciere, e “auto-fornitore” di tutte le portate, eccezion fatta per tè, caffè, frutta di stagione, yogurt e burro di manteca. Le brioche (spennellate con liquore Strega) farcite al cioccolato, alla crema pasticcera e alla confettura, la selezione di pani (tutti preparati con farina di tipo 1 abruzzese) e le fette biscottate, le confetture biologiche di albicocche, lamponi e more, la crema al cioccolato e il pandolce classico e al cioccolato caratterizzato da una inaspettata leggerezza, infatti, arrivano da Castel di Sangro. «Il pandolce è la nostra versione, alleggerita, del panettone», spiega Romito che nell’impasto sostituisce una parte del burro con un’emulsione stabile di mandorla che, oltre alla leggerezza e alla sofficità, ne garantisce una piacevole umidità. «Tutti i prodotti, brioche comprese, arrivano a Milano abbattuti e vengono rigenerati», dice Romito.

Niko Romito e Giorgio Fuda
Alla “Colazione italiana” (45 euro), di cui possono essere ordinate anche le singole portate, possono essere abbinati, tra l’altro, estratti e spremute biologiche,
smoothies, una selezione di uova della
Fattoria Principe di Fino da galline allevate libere e all’aperto tutto l’anno, e il toast: un gioiello con 75 grammi di formaggio e 80 di prosciutto racchiusi tra due fette di pane in cassetta, di Romito of course.