19-11-2024
"Los hermanos" più stimati della cucina internazionale: da sinistra i fratelli Roca, ossia Joan (chef), Josep (sommelier) e Jordi (pastry chef), de El Celler de Can Roca di Girona, Catalogna
L’importante non è esagerare, ma procedere a piccoli passi costanti. Un po’ come Armand “Mondo” Duplantis, il campione del salto con l’asta che batte ogni volta il record mondiale di un solo centimetro, ben sapendo che volendo potrebbe andare molto oltre. Questo modus vivendi gli garantisce due punti importanti a favore: in questo modo guadagna più soldi e scrive il suo nome più volte nell’albo d’oro dei primati. I fratelli Roca sono un po’ così. Non sfondano a spallate le porte della sperimentazione, le aprono con tatto e dolcezza, senza far rumore, per andarsi a godere gli agi della stanza successiva, senza mai lasciarsi completamente alle spalle il bello e il buono delle stanze precedenti.
Menu: s'aprano le danze!
Il chilometrico menu al Celler de Can Roca
La rassegna dei "classici" come appetizer comprende nParmentier di seppia (2000), l'assaggio più "vecchio". E subito dopo Cannellone di carne di pollo con foie gras, tartufo e Parmigiano, nella foto: è un piatto che omaggia il 1986, anno di apertura del ristorante, e che è stato poi attualizzato nel 2001. Ora servito come amuse bouche in versione mignon. Foto Tanio Liotta
Il mare si trova a una manciata di chilometri da Girona e non può non rappresentare una fonte di ispirazione per il Celler. I famosi gamberi di Palamòs vengono accoppiati alle mandorle e all’aceto di riso. La murena, che vista viva può fare impressione, viene sovraccotta e ingentilita dal finocchio. Le cozze marinate sembrano una banalità ma vengono lavorate con purè di patate, caviale di melanzane, melone cantalupo, purea di coriandolo, aioli allo zafferano, alga rossa e gelatina di aceto. A proposito di “brutti ma buoni”, è davvero terribile da vedere il pesce del giorno quando arriva per essere sporzionato: uno scorfano mostruoso che nel piatto con arancia, capperi e pomodoro confit diventa una delizia. Bellissimo da vedere invece il Pil pil di porro con merluzzo. Una nuova versione di “mari e monti” segna il passaggio alla tappa successiva: lo Scampo con parfait di pollastra.
Solo due i piatti prevalentemente di terra, entrambi con gradevolissime contaminazioni. Il piccione, cotto con assoluta perfezione, viene elaborato con olive, more e acciughe. Poi c’è lo Xuixio, che nella sua versione classica è un dolce gironese, una specie di cannoncino fritto e ripieno di crema o cioccolato o altro. In questo caso è salato e ripieno di stufato di anatra, ma accompagnato da un’anatra marinara che si ispira all’anatra all’arancia di tognazziana memoria rendendo indimenticabile tutto l’insieme.
Baci di pelle di pompelmo, acqua di rose, pepe di Sichuan, vaniglia e bergamotto. Litchi, pompelmo e granita di pompelmo, confettura di violette e petali di rosa canditi
La maratona sta per finire. Se la scelta è stata quella di accoppiare la cena con il vino (il cosiddetto maridaje) è stata anche più di una maratona, perché le degustazioni sono una ventina. A questo punto arriva la classica domanda: volete un caffè? In caso di risposta affermativa o negativa, arriva comunque l’ultima chicca, un carillon a forma di ruota panoramica i cui vagoncini sono pieni di piccole delizie preparate da Jordi Roca. E allora sì che si finisce in gloria, benedicendo gli undici mesi di attesa dalla prenotazione al momento di sedersi.
Prezzo menu degustazione 315 euro; abbinamento cibo-vino 155 euro (ottimamente spesi).
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Enzo “Charles” Palladini (Milano, 1965) è un giornalista della redazione sportiva di Mediaset dal 2002 dopo una lunga permanenza al Corriere dello Sport-Stadio. Una vita in 4 f: Family, Football, Food (& drink), f…. rock music
Sapere tutto sui gamberi: è quello che promette e mantiene El Libro de la Gamba Roja, nuovo testo scritto da Quique Dacosta, Joan Roca e Benjamin Lana. È stato presentato a Gastronomika 2023, a San Sebastian, il primo di tutti i congressi di alta cucina, questa è l'edizione numero 25
Joan Roca, 59 anni, chef patron del Celler de Can Roca di Girona, in Spagna. Qui è immortalato nel corso di una cena a 4 mani con l'amico e collega Paco Perez, ristorante Arco a Danzica, Polonia
Millefoglie di crema al tè Earl Grey, gelato di magdalenas, tegole di burro caramellato e carta di riso aromatizzata al libro vecchio: lo straordinario dessert studiato da Jordi Roca a El Celler di Can Roca, a Girona, in Catalogna
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