09-10-2024

Perchè in una splendida Country House inglese nella New Forest si cucina italiano

L'accoglienza avvolgente dell'hotel situato all'interno del parco nazionale nel sud est britannico passa anche per la buona cucina dello Stivale filtrata da occhi e papille dei cuochi Angela Hartnett e Luke Holder, al timone del ristorante HH&Co

Luke Holder e Angela Hartnett: sono gli chef al ti

Luke Holder e Angela Hartnett: sono gli chef al timone della cucina di HH&CO, il ristorante situato all'interno del Lime Wood Hotel, splendida Country House della New Forest, non molto lontano da Lyndhurst in Hampshire, nel sud est britannico. Foto a cura di Amy Murrell

Pensare all’Inghilterra non può escludere dal nostro immaginario la New Forest: lande sterminate, boschi sparpagliati qua e là, una fauna incantevole, mucche e cavalli compresi, liberi al punto di poter bloccare la più isolata delle strade, creando dei rari fenomeni di traffico lungo quelle vie che, come cerniere, scorrono da un estremo all’altro di questo straordinario patrimonio naturale.

E non poteva che essere questa macchia verde e oro, la culla di un progetto di ospitalità che ha rivoluzionato l’immagine a lungo perpetuata, un modello di hôtellerie e ristorazione che riesce a fare a meno di servizi impettiti, argenti lucenti e un rigore asfissiante, a favore dello spirito accogliente di una grande casa di campagna. Come se la suggestione del luogo, di una drammaticità così attraente dei paesaggi abbia suggerito i contorni del comfort pensato per gli spazi del Lime Wood Hotel, country house 5 stelle lusso a pochi chilometri del centro di Lyndhurst, snodo cruciale del parco nell’Hampshire, nel sud est britannico.

Tutte le foto sono a cura di Amelia Bird eccetto dove indicato diversamente

Tutte le foto sono a cura di Amelia Bird eccetto dove indicato diversamente

Se non fosse per un cartello rosso a bordo strada, difficilmente scorgeremmo il vialetto d’ingresso (e questa non è una mancanza), una dolce salita lungo la quale inoltrarsi lentamente che, di certo, regola l’entrata e l’uscita degli ospiti, ma in realtà, l’invito a rallentare altro non è che un richiamo alla meraviglia che inizia a dipanarsi intorno: la serra dove si coltivano erbe di ogni sorta e che diventa in più occasioni lo scenario di pranzi memorabili; una smoke house, destinata all'affumicatura del salmone, origine Scozia; o la piccola casa sul lago, una delle ultime camere che va ad aggiungersi alla collezione di quelle già esistenti (33 in totale) - non solo suite, ma anche interi cottage e duplex dotati di ogni comfort -, mentre dal lato opposto, sulla destra, vive l’Herb House spa, tra le più esclusive del Paese, e lo è per i servizi che offre - una boutique, trattamenti personalizzati, una mud house per cure a base di fanghi e un ristorante di cucina naturale -, ma ciò che rende questo luogo una vera e propria destinazione del buon vivere, è quell’unicum che vien creandosi con l’esterno. La foresta entra letteralmente nella spa e puoi viverla, respirarla, mentre lentamente cura, riabilita, rilassa.

Il salmone di Loch Duart affumicato in casa. Foto a cura di Marialuisa Iannuzzi

Il salmone di Loch Duart affumicato in casa. Foto a cura di Marialuisa Iannuzzi

Un dettaglio della Herb House Spa

Un dettaglio della Herb House Spa

Basterebbe tutto ciò, eppure ancora non abbiamo messo piede in quello che nel XIII secolo nasce come rifugio per cacciatori, fino a quando nel 1740 il Duca di Clarence ne entra in possesso e ne fa una dimora maestosa, la stessa che, dal 2009, dopo una possente ristrutturazione, ospita il Lime Wood Hotel.

Un design che non allontana e che, attraverso un patchwork di colori, pezzi di antiquariato con qualche tocco eccentrico, inietta una calda "britannicità" tale da non irrigidire gli ospiti, ma di fonderli col luogo perché sia scartato, vissuto e goduto interamente.

The Courtyard

The Courtyard

Leggere un libro a piedi nudi mentre il fuoco scoppietta; sorseggiare un drink sulle poltrone del Courtyard (teatro di un Afternoon Tea con i controfiocchi, ndr), il cuore della main house, uno spazio illuminato da luce naturale che proviene dall’alto e dà dritta sul cortile interno al centro del quale si sviluppa il bar, fino a raggiungere un distretto altrettanto unico, la forma d’accoglienza massima, l’epicentro del gusto, vale a dire la cucina: perché se è vero che da Lime Wood si riposa bene, si mangia anche meglio.

Una delle suite recentemente rinnovate al Lime Wood Hotel

Una delle suite recentemente rinnovate al Lime Wood Hotel

Merito di una sinergia e sintonia ormai di lunga data tra Angela Hartnett, dalla scuderia Gordon Ramsey, cuoca tutta d’un pezzo che fa splendere la cucina italiana al suo Murano, e Luke Holder, radicato nella Foresta dopo anni di una Londra senza pace, lieto di poter vivere questo luogo e trasformarlo in pensiero e quindi sapore, con un background coltivato nel Buon Paese alla corte dell’Enoteca Pinchiorri, tre stelle Michelin a Firenze.

Luke Holder e Angela Hartnett

Luke Holder e Angela Hartnett

Sono loro l'anima, il cuore e il gusto del ristorante HH&Co, Hartnett Holder &Co.

La sala ristorante dell'HH&CO

La sala ristorante dell'HH&CO

L'Italia nel cuore della New Forest; l'Italia, nei gesti. L'Italia in un’autenticità che si propaga non tanto nel replicare tout court ricette della nostra tradizione, quanto più la possibilità di riscriverla aggiungendo spunti territoriali e un paniere che combina eccellenze nostrane a una strepitosa materia prima locale, amplificando così il senso di genuinità che, sopra ogni cosa, riassume l’italianità a tavola.

Alcune tra le irresistibili preparazioni che è possibile gustare alla tavola del ristorante HH&CO: un vero must sono gli Agnolotti ripieni di faraona

Alcune tra le irresistibili preparazioni che è possibile gustare alla tavola del ristorante HH&CO: un vero must sono gli Agnolotti ripieni di faraona

Qui dove ogni pasta viene lavorata a mano, planando da nord a sud per fissare forme e chiusure che non risparmiano zona alcuna dello Stivale, con i suoi ricchi intingoli che si riversano generosi su agnolotti, plin, gnocchi e tagliatelle, irriducibili nel menu. Gesti, che diventano quotidianità per chi, a differenza nostra, non ne ha mai coltivato il ricordo seguendo le mani di nonne e mamme nella loro infanzia, e per questo ancora più preziosi. Insomma, quel che per noi è scontato, viene perpetuato con logica e passione, e contamina una già ricca scenografia di sapori e ingredienti: le sogliole dal mare di Dover, pesci carnosi e crostacei sublimi dalla Cornovaglia, carni succose che tornano in fondi di cottura e introducono la grande tradizione inglese degli arrosti, ma anche vegetali, i più consoni alla stagione, che raggiungono ciascuna portata introducendo a tavola le giuste coordinate spazio-temporali.

Qui dove il trascendentale è superfluo, dove i cuochi cucinano per le persone e non per cedere alle lusinghe del proprio ego - esattamente come accadrebbe in famiglia -, e dove il concetto di alta ristorazione si traduce in un'altrettanta alta comprensibilità e una qualità ineccepibile.

Il Risotto alla milanese alla maniera dell'HH&Co restaurant. Foto a cura di Marialuisa Iannuzzi

Il Risotto alla milanese alla maniera dell'HH&Co restaurant. Foto a cura di Marialuisa Iannuzzi

È così che assimili l’accoglienza, la stessa di vapori fragranti di un ragù ristretto, così assimili l’eleganza, vuoi negli ambienti, vuoi nell’essenza di un Risotto alla milanese preparato con tutti i crismi, con quel bilanciamento ideale tra l’aromaticità dello zafferano e una decisa acidità, quasi inattesa oltreconfine e invece sonora e a modo suo sorprendente.

E ancora gesto, che non fa parte di una teatralità fittizia, ma della libertà di esprimersi attraverso la propria identità, in cucina, come in sala: perché c’è una regola che vige su tutte tra le mura del Lime Wood Hotel. Non basta dare il 100%: piuttosto, è in quel 10% extra che si trova il succo dell’ospitalità, la sua forma migliore.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Marialuisa Iannuzzi

di

Marialuisa Iannuzzi

Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre.  Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.

Consulta tutti gli articoli dell'autore