19-09-2024

"100% Italiano", mini guide per trovare l'autenticità dei sapori italiani nel mondo

La prima dedicata a Monaco è stata presentata nella città bavarese durante "The Italian Show". Nello stesso evento l'Aic Germania ha eletto The Best Upcoming Chef of Italian Cuisine 2024

Scovare tra le tante insegne che all’estero promettono di servire cucina italiana quelle dove i piatti non facciano concessioni ai palati locali, la pizza sia autentica indipendentemente dallo stile del pizzaiolo, e l’espresso non si discosti da quello servito al banco di un bar tricolore è l’obiettivo di Alessandro Schiatti, presidente e amministratore delegato di I Love Italian Food. Per questo, con l'associazione di cui è tra i fondatori, ha dato vita alle guide 100% Italiano per mappare la vera ristorazione italiana. Spiega Schiatti: «Abbiamo presentato la prima guida 100% italiano a Tokyo nel 2019, poi il Covid ha fermato tutto. Siamo ripartiti con Londra e Costa Azzurra, e adesso è arrivata quella di Monaco di Baviera. Il progetto è quello di censire i luoghi di autentico Made in Italy nelle stesse città in cui portiamo The Italian Show, il nostro progetto itinerante volto ad aumentare la conoscenza della cucina e dei prodotti italiani nel mondo».

100% Monaco. L'ultima in ordine di tempo è "100% Italiano Monaco". Dedicata a Monaco di Baviera raccoglie 26 ristoranti, 20 pizzerie e 20 bar che «promuovono l'Italia in tavola». È stata presentata in concomitanza con l’edizione 2024 di The Italian Show Germania, evento organizzato nella città bavarese da I love Italian Food con l’Associazione italiana cuochi Germania presieduta dallo chef Gianluca Casini. L'Associazione che riunisce i cuochi italiani in Germania, nell’ambito dell’evento, ha organizzato la terza edizione del concorso The Best Upcoming Chef of Italian Cuisine vinto da Giuseppe Locoselli (che fa la spola tra il Bahari di Bari e il ristorante di famiglia, il Locoselli di Steinfurt) con il piatto Bombetta Pugliese 2.0. Locoselli ha convinto la giuria di cui hanno fatto parte anche Heros De Agostinis del ristorante Ineo di Roma, e Carmelo Carnevale del Lizzie’s di Londra.

La Bombetta pugliese 2.0 con cui Giuseppe Locoselli si è aggiudicato The best upcoming chef of italian cuisine

La Bombetta pugliese 2.0 con cui Giuseppe Locoselli si è aggiudicato The best upcoming chef of italian cuisine

Semplicità senza recensioni. La guida è semplice e riunisce tre sessioni distinte dedicate a ristoranti, pizza ed espresso. Non ci sono recensioni ma solo indirizzi. «La scelta delle insegne – continua Schiatti - è  affidata a expat italiani tra esperti, operatori del settore e appassionati di cibo che propongono i locali da inserire con una loro valutazione». Il criterio utilizzato dai selezionatori è quello dell’autenticità dei sapori. «Il dilemma iniziale era sull’utilizzo della materia prima italiana. Ci siamo resi conto che non era possibile farne una discriminante perché molti ristoratori che fanno un’autentica cucina italiana non è detto che usino solo materia prima proveniente dal nostro Paese. Allora, oltre che sull’autenticità dei sapori, abbiamo puntato sulla cultura tipica: quindi chi per esempio affianca la paella, che non fa parte della nostra cultura gastronomica, a buoni piatti italiani non può entrare in 100% italiano». 

Il futuro di 100% Italia. Dopo Londra, Tokyo, Costa Azzurra e Monaco di Baviera, 100% italiano continuerà la sua corsa. «Siamo ancora in una fase embrionale, ma abbiamo intenzione di dedicare una guida a Parigi e Madrid, città in cui faremo tappa prossimamente tappa con The Italian Show. Abbiamo già identificato gli expat che ci aiuteranno», aggiunge Schiatti il cui obiettivo, adesso, è «rendere la Guida consultabile online».

 

Gianluca Casini, il console italiano a Monaco Sergio Maffettone, Alessandro Schiatti e la conduttrice dell'edizione tedesca 2024 di The Italian Show, Verena Prencipe

Gianluca Casini, il console italiano a Monaco Sergio Maffettone, Alessandro Schiatti e la conduttrice dell'edizione tedesca 2024 di The Italian ShowVerena Prencipe

L'inizio da una pagina Facebook. E dire che tutto è partito da una pagina Facebook di dui lo stesso era utente. Racconta: «Da giovanissimo ho lavorato nel Gruppo Parmalat e poi in una mia azienda di eventi. È stato allora che mi sono imbattuto per caso nella pagina Facebook I Love Italian Food che ho iniziato a seguire. Da cosa nasce cosa e mi sono trovato a raccontare il nostro cibo in giro per il mondo fondando l’omonima associazione culturale. Stavamo per aprire una nostra accademia a Tokyo, avevamo già i locali opzionati, poi il Covid ha cambiato tutto anche in termini di approccio alle relazioni che sono diventate molto più semplici da gestire anche se si è molto lontani».

Alfabetizzazione al Made in Italy. Nel mirino di Schiatti, adesso, c’è l’alfabetizzazione al vero «Made in Italy all around the world» attraverso i le migliaia di ristoratori italiani nel mondo, «che non vedono l’ora di essere arruolati per diventarne paladini e ambasciatori. In questo modo si aiutano anche le filiere produttive del nostro comparto agroalimentare. Non è un caso la nostra partnership esclusiva con l’Accademia della Cultura Enogastronomica Italiana, iniziativa congiunta di Filiera Italia, Coldiretti e Campagna Amica, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri».


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Mariella Caruso

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Mariella Caruso

Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile

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