Hokkaidō, la regione del Giappone nota per le sue foreste, i vulcani, i laghi e gli spettacolari paesaggi verdissimi, è un paradiso per gli amanti della vita all’aria aperta e dello sport invernale. Ma se provate a confidare - fatto realmente accaduto - a un abitante di Tokyo o di Kyoto che state per trascorrerci quasi una settimana, vi chiederanno, immancabilmente: “E come mai proprio lì?”. Questo perché, abbiamo scoperto, si tratta di una zona assai poco frequentata dai turisti internazionali, ma meta prevalentemente di un turismo nazionale e stagionale, estivo e invernale.
Ci sono però numerose buone ragioni per visitarlo.
Innanzitutto, l’Hokkaidō fa parte di quei luoghi che chiunque abbia letto i romanzi di Murakami Haruki desidera conoscere, avendo viaggiato con la fantasia insieme al protagonista di Nel segno della pecora alla ricerca del misterioso animale nel gelido inverno del nord dell’isola.
A questo si aggiunga il fascino di una città come Sapporo, quasi due milioni di abitanti e quartieri vivaci e animati di giorno, che vivono pure di notte e pullulano di proposte culinarie.
A Sapporo, che merita almeno due giorni per essere visitata, il clima è decisamente più fresco che nelle altre grandi metropoli giapponesi, tanto che è possibile arrivarci qualche giorno o talvolta settimane dopo la fine in quasi tutto il paese della fioritura dei ciliegi (Hanami) e goderne ancora. Il parco cittadino di Maruyama offre questo spettacolo incredibilmente romantico e c’è anche la possibilità di acquistare cibo di strada in uno dei tanti chioschi che si trovano lungo i viali e consumarlo seduti su una panchina davanti al proprio sakura preferito…
Per uno spuntino a pranzo, merita una visita il mercato del pesce di
Nijo, coloratissimo, dove scegliere granchi di pezzature diverse da far cuocere sul momento o frutti di mare con forme e dimensioni per noi inconsuete, dai nomi ignoti (e fidarsi di chi ve lo propone).
Per la cena, da non perdere Ganso Sapporo Ramen Yokocho, nota come Ramen Alley, una stradina stretta e spesso affollata sia da abitanti del luogo che da turisti, in cui si trovano ben 17 insegne di ramen bar che propongono dagli anni ’50 il Miso Ramen, piatto simbolo di Sapporo, preparato con un brodo di miso, ossa di maiale, pollo e pesce a cui spesso si aggiunge un tocco di burro per evitare che si raffreddi troppo velocemente. Siamo qui nel cuore di Susukino, ex quartiere a luci rosse oggi riqualificato, il quartiere dei locali di ogni tipo, dalle insegne davvero pittoresche.

Ganso Sapporo Ramen Yokocho
Su una delle arterie cittadine principali, al quarto piano di una moderna palazzina, si trova invece l’oyster bar tradizionale
Nagomiya Hitoyo, un locale diviso in 3 piccoli ambienti,dove si mangia naturalmente seduti per terra. Merita assaggiare il tris di ostriche - fritte, alla griglia (da cucinarsi da soli al tavolino) e crude - ma il menu riserva pure alcune chicche che sono autentiche bombe di sapore, come il sashimi di buccino o le interiora di merluzzo speziate. Il tutto accompagnato da birra, perché proprio a Sapporo è stata prodotta la prima birra nipponica intorno alla fine degli anni ’70 dell’Ottocento.

Sushi di buccino e interiora di merluzzo speziate
Si può visitare, appena fuori città, il
Sapporo Beer Museum, sede inizialmente di uno zuccherificio e poi del birrificio fondato da
Seibei Nakagawa che, dopo aver studiato l’arte birraria in Germania, tornò in patria per dar vita a un’etichetta ancora oggi esistente e consumatissima in Giappone.
Per concludere la serata, tappa obbligata in uno dei tanti whisky bar - all’interno dei quali si fuma ancora, mentre per strada è proibito farlo! - che contemplano ampie selezioni dalle principali distillerie scozzesi e giapponesi: infatti, il mercato del distillato di cui gli angeli pretendono una parte è assai fiorente in tutto l’arcipelago del Giappone, con un numero sempre crescente di appassionati e consumatori.
Infine, per vivere un’esperienza davvero autentica, vale la pena visitare la
Sapporo underground: una galleria commerciale lunga chilometri e creata per consentire di muoversi nel centro cittadino durante l’inverno qui particolarmente rigido, che ospita negozi di ogni sorta e alcune enormi food hall tematiche oltre a locali dove fermarsi per pranzo o cena.
Sapporo: una città che, pur senza avere il fascino d’altri tempi di Kyoto o il magnetismo contemporaneo di Tokyo, resta nel cuore per la sua vivacità e varietà umana. E gastronomica.