Central, Disfrutar o Diverxo? È la domanda che soffia nel vento umido di Valencia, sede questa sera dell’edizione 2023 della World’s 50 Best. I bookmaker (cioè i presenti) danno favorito il primo dei 3, se non altro perché l’anno scorso occupava la seconda posizione in classifica, dietro ai danesi di Geranium, usciti di scena per il regolamento della classifica che confina nel Best of the Best, sorta di hall of fame, tutti i vincitori.
Sarebbe francamente una bella notizia se vincesse il Central di Lima, in mano dal 2008 al golden boy della cucina peruviana, Virgilio Martinez, presente in Spagna con una decina di ragazzi del team, inclusa la co-chef Pia Leon, che sarebbe a sua volta la prima donna in assoluto a sollevare l’ambito trofeo dalla prima edizione, anno 2002, seppur in compartecipazione col marito. Oltretutto la ragazza bisserà quasi certamente la sua presenza nei 50 con Kjolle, il ristorante più easy di Casa Tupac, la stessa sede di Central.
Se non sarà Central, il vincitore parlerà quasi certamente spagnolo, sia esso il catalano con cui si esprimono Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas di Disfrutar (Barcellona, terzo l’anno scorso) o il castigliano di Dabiz Muñoz, Diverxo (Madrid, quarto nel 2022), il ragazzo che criticò la 50Best per poi ravvedersi. E parlano la lingua di Cervantes anche i cuochi che potrebbero staccare un più improbabile colpo di reni, come Enrique Olvera di Pujol (Città del Messico, quinto nel 2022), apparso in forma smagliante o il flaco basco Victor Arguinzoniz di Asador Etxebarri (Paesi Baschi, sesto un anno fa).

Virgilio Martinez e il team Central al ristorante tradizionale Rausell
Se sulla lingua del vincitore di stasera non ci piove, è assai lampante che saranno diversi gli italiani ad applaudire in sala, e non da semplici comprimari: dopo il grande exploit dell’anno scorso, sono chiamati a nuovi possibili balzi in avanti 5 ristoranti sotto alle Alpi, curiosamente quasi tutti gestiti da coppie di fratelli e sorelle. Parliamo di
Riccardo e
Giancarlo Camanini di
Lido 84 (Gardone Riviera, 8° nel 2022),
Massimiliano e
Raffaele Alajmo delle
Calandre (Sarmeola, 10°),
Mauro e
Catia Uliassi di
Uliassi (Senigallia, 12°) e
Niko e
Cristiana Romito di
Casadonna Reale (Castel di Sangro, 15°). Al 19° posto 2022, l'unico "figlio unico",
Enrico Crippa del
Piazza Duomo di Alba.
Al party di ieri sera del ristorante
La Salita c’erano anche
Norbert Niederkofler, che però non potrà confermare la 29ma posizione 2022 perché il
St Hubertus non c’è più (ma tra poche settimane aprirà l’
Atelier Moessmer a Brunico), un pimpante
Massimo Bottura, unico italiano capace di vincere il titolo (per ben due volte, 2016 e 2018) e questa sera nuovamente mattatore, microfono in mano, nella hall della cerimonia, che avrà luogo nel bel Museo Principe Felipe, contenuto nella Ciudad de las Artes y las Ciencias. Non abbiamo ancora visto
Enrico Bartolini, chef patron della vera novità italiana di quest’anno, il
Mudec all’85° posto, pronto a scalare la metà più prestigiosa della mela. Abbiamo avvistato però
Davide Boglioli e
Sebastian Ferrara, executive chef e maitre dell’unico ristorante con 3 stelle Michelin di Milano.

A sinistra, Massimo Bottura, Quique Dacosta e Jordi Roca. A destra, Ricard Camarena e il suo di stagionatura dei tonni, essiccati nelle carrube
Intanto la vigilia si sviluppa tra i pasti nelle insegne simbolo di Valencia o delle vicinanze. Il totem
Quique Dacosta a Denia, il discreto e riflessivo
Ricard Camarena (ci torneremo presto), la verve di
Begoña Rodrigo (
La Salita) e
Vicky Sevilla (
Arrels) e tonnellate di
paella e sorrisi in una miriade di tanti piccoli appuntamenti: “Meet the chefs”, “Chef’s feast”, “Chef’s talks”…
Academy chair,
voters e cuochi felici di ritrovarsi più sereni che all’edizione 2022 di Londra (non che oggi la situazione in Ucraina sia meglio di 12 mesi fa, ma c’è più assuefazione) o alla 2021 di Anversa, in Belgio, ancora depotenziata dalle restrizioni del Covid.
Una festa con epilogo e clou sul tappeto rosso, in diretta streaming per l’universo mondo, a partire dalle 20.40 sul sito della
World’s 50 Best Restaurants.