20-03-2023
Al centro, Chicco Cerea e Paolo Rota, chef del Da Vittorio a Sankt Moritz, al momento del conferimento delle due stelle, nel 2020
Il battesimo di chi scrive con la cucina stellata e stellare della famiglia Cerea è coinciso con la cena di gala per i primi 10 anni del ristorante Da Vittorio all'interno del prestigioso Carlton Hotel di St. Moritz. Aperto nel 2012 nella esclusiva località a 1.800 metri dell'Alta Engadina, questo locale è la prima insegna al di fuori dell’Italia “accesa” dal Gruppo Da Vittorio che poi si è spinto in un mercato strategico come l’Asia, aprendo il fine dining di Shanghai prima e di Saigon poi. Da Vittorio St. Moritz ci ha impiegato poco a conquistare la Svizzera: ha ricevuto la prima stella nel 2014, seguita nel 2018 dai 18 punti su 20 della guida Gault Millau fino centrare la seconda stella Michelin nel 2020, rafforzando una storia di successi, di imprenditoria ma soprattutto di amore.
Una storia che parte da lontano e che non ha mai tradito le sue origini, firmate nel 1966 dall'apertura del primo ristorante a Bergamo voluta da Vittorio Cerea e sua moglie Bruna. Intorno allo storico ristorante, oggi immerso nel verde della collina della Cantalupa a Brusaporto (dal 2010 insignito delle 3 stelle Michelin), si è stretto il legame di una famiglia che non solo ha creato uno “stile” in cucina, ma l'ha anche impreziosito di umanità, propria di chi sceglie l'autenticità dell'essere alla vacuità dell'apparire.
Tutto questo lo avverti subito anche se sei in una località esclusiva, all'interno di uno storico 5 stelle come il Carlton Hotel, 60 raffinate suites, una spa su 3 livelli, una spettacolare vista sul lago e le cime innevate. E lo realizzi appieno incontrando Francesco Cerea che dei 5 figli di Vittorio e Bruna è quello con la responsabilità della cantina e della ristorazione esterna: la sua stretta di mano è forte ed amichevole, il suo sorriso rassicurante. Ti senti a casa, anche se sei nel regno delle stelle. Questa è la prima sensazione che sa di buono, rafforzata da una frase che racchiude la filosofia dei Cerea: «Ci piace lavorare, metterci in gioco portando ovunque andiamo la cucina e il senso di accoglienza italiani». Ed è proprio così, anche in terra svizzera. Nulla di affettato, “obbligato” o retorico, ma sorrisi ovunque, i gesti semplici di prenderti la giacca e accompagnarti con eleganza al desco spostandoti la sedia. E poi quei tulipani freschi sulla tavola che se guardi fuori dalle ampie vetrate vedi la neve e dentro esplode la primavera nei suoi colori più belli. Tutto è talmente naturale che ti fidi subito e ti affidi sicura di aver trovato la famiglia che tutti ti hanno raccontato.
Qui e sotto, il Da Vittorio a Sankt Moritz, nelle foto di Fabrizio Pato Donati
Il concetto di famiglia per i Cerea non è uno spot ma un pilastro sul quale costruire certezze e così alla cena di gala l'executive chef Paolo Rota e il suo team sono affiancati da Luca Mancini, a capo della cucina del Da Vittorio St. Moritz dalla sua inaugurazione nel 2012 fino al passaggio di testimone ma restando una figura preziosa per i Cerea.
Paolo Rota, che presidia il lavoro in cucina dall’inverno 2019, è una scelta di solidità e continuità: insieme a Chicco e Bobo Cerea (di cui è anche cognato, avendo sposato la loro sorella Rossella), è il motore creativo che studia ed elabora le nuove ricette da inserire in carta. Nel 1990 ad appena 24 anni Paolo conquistò Vittorio per curiosità e passione e fu proprio il patron a mandarlo all'estero a formarsi in brigate internazionali (da Lasarte, a Barcellona, dal pluristellato Martin Berasategui, e in Inghilterra da Michel Roux). Al suo rientro in Italia si ritrovò pronto a diventare executive chef di Da Vittorio, in ruolo paritario con Chicco e Bobo, figli di Vittorio. A St. Moritz Rota ha portato l'intero bagaglio (meglio: patrimonio) del marchio Cerea: attenzione nella ricerca e nel trattamento della migliore materia prima stagionale, estro e originalità nella creazione dei piatti, rigore e talento nell’esecuzione. Volare alto, restando umili. Non è da tutti, ma è dei Cerea. Restare fedeli al proprio Dna, osando ma sempre su tracce ben delineate dalla tradizione e dall'eccellenza.
Paolo Rota
È stata una cena di gala per un traguardo tagliato che ha avuto la raffinata eleganza di non proporsi come un'autocelebrazione ma piuttosto un momento «da vivere - spiegano i Cerea - nel nostro stile, ovvero conviviale e fraterno. Paolo Rota ha fatto un lavoro eccezionale sin dal suo insediamento qui come executive chef, la seconda stella ne è la dimostrazione».
Sasso di patate e caviale d'aringa e cornetto di patate dolci e anguilla affumicata. Tutte le foto dei piatti sono di Fabrizio Pato Donati
Casoncello in oliva
Chips di seppie con tartare di gambero rosso e gel di limone
Un menu dove il gusto e la vista si appagano a vicenda, raccontandoti una storia di terra e di mare, ma sempre profondamente italiana. In un battesimo culinario, come lo è stato per chi scrive, vai un po' alla cieca e, quindi, non è detto che tutto ma proprio tutto piaccia. Ci è successo il contrario: ci è piaciuto tutto, ma proprio tutto. E abbiamo pensato a quanto ci aveva detto Gerry Scotti qualche ora prima, a pranzo: «Da Vittorio ho speso i miei primi guadagni e mi auguro che succederà così anche per gli ultimi. Un appuntamento irrinunciabile, la qualità e la freschezza della materia prima è insuperabile. Come i suoi piatti di pesce».
Francesco Cerea, la brigata del DV St. Moritz e Camilla Lunelli
Che cavolo di risotto
Gnocco ripieno con fonduta al tartufo nero
Bourguignonne di guancetta di vitello, cipolla caramellata e senape
Altri sorrisi, altre strette di mano, altro calore ed amore. E una certezza: siamo stati bene.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo
Il momento della premiazione - Tutte le foto: Emanuele Rossi
Vincenzo Lebano, Enrico Cerea e Antonio Lebano. Insieme a Bobo Cerea, curano la ristorazione dell'Excelsior Gallia, storico e lussuoso hotel vicino alla stazione Centrale di Milano. «C'è un filo invisibile, unico e magico che unisce due fratelli. Noi, lavorando tutti insieme da anni, da 4 persone di due famiglie distinte siamo diventati una sola famiglia. E' una gioia e una soddisfazione difficile da spiegare. La cucina è sinonimo di famiglia e l'essere davvero legati da un legame familiare ci dà una marcia e una complicità in più» dicono. Foto - Annalisa Cavaleri
A pochi chilometri da Verona, un’altra via possibile per produrre vino piacevole e godibile tutelando l’ecosistema e l’equilibrio naturale del vigneto
Dal Mondo è curiosità, fascino, un guida verso i migliori indirizzi intorno al globo, di cui vi raccontiamo non solo piatti, insegne, ingredienti, ma anche le vite di personaggi che stanno facendo la differenza nel nostro Pianeta, dalla ristorazione al meraviglioso mondo del vino.