Siamo nel 9° arrondissement di Parigi: Pétrelle è un ristorante che colpisce per la semplicità di un arredamento bric-à-brac. Dopo una ristrutturazione realizzato durante il periodo di lockdown il nuovo Pétrelle ha riaperto in autunno. Una cucina francese esuberante che ha riportato questo bistrot alla ribalta in tutta Parigi.
Se in passato questo luogo di ristoro, con al timone lo chef Jean-Luc André, era noto per essere stato la passerella di tutti i più grandi artisti internazionali, da Madonna a Mick Jagger, fino a Lady Gaga, senza scordare i grandi presidenti francesi, oggi le liste d’attesa per desinare in rue Pétrelle sono impegnative.
Romanticismo assoluto dove i grandi lampadari, la vecchia stufa a legna nel salone e le luci soffuse fanno da corredo all’esperienza gourmet. Ai fornelli la giovane
Lucie Boursier-Mougenot, mentre in sala c’è
Luca Danti, un impeccabile cerimoniere contemporaneo. Una perfetta armonia gustativa che si ritrova, piatto dopo piatto, dove l’Italia è protagonista con ingredienti e anche nella carta vini.
Attenzione: non è una cucina italiana, Lucie ama molto radici, legumi, verdure e indifferentemente carne o pesce. Piatti di apparente semplicità, supportati da uno stile francese molto raffinato e allo stesso tempo dai sapori marcati. Il locale, in questo momento, ha poche aperture diurne e un menu fisso la sera, nei fine settimana, per poter ristorare poco più di 20 persone, in un unico servizio.
Aperto per il pranzo e la cena, sia sabato sia domenica, con un menu da 3 a 4 portate. Una proposta che cambia spesso, a seconda di quanto
Lucie trova al mercato. La nostra degustazione serale ci ha permesso di assaggiare un
Ceviche con carota rossa, barbabietola, polpa di granchio con il leche de tigre allo zenzero. Acidità perfette e note piccanti stemperate con sfumature di zenzero.
Una sequenza di sapori, tra mare e terra, espressi con l’Indivia confit, ricci di mare al succo d’arancia e radicchio. Note caramellate, croccanti che surfano benissimo sui sapori iodati dei ricci. Il piccante è una costante nei piatti di Pétrelle, molto bilanciato. Interessante l’interpretazione del Cavolo farcito di coniglio di Borgogna, n’duia calabrese, menta e finferli.
Un piatto all’apparenza quasi barocco tuttavia l’accostamento funghi - menta esalta quella balsamicità che si sposa perfettamente con il coniglio.
Il dessert è un’esplosione di semplicità dal gusto intenso: Pera, gelato al topinambour, salsa al cioccolato. La carta vini fa scoprire una Francia meno convenzionale, con l’arguzia di presentare ai clienti inediti vignerons che sposano la filosofia naturale, le bollicine alternative tipo pet-nat, senza andare in bancarotta per i ricarichi.
Degustazione di 4 calici a 34 Euro, davvero onesti. Luca ama la Sicilia e la selezione di Cornelissen lo dimostra. Giovani, talentuosi, sorridenti e coraggiosi a proseguire con i propri valori di autenticità.
Restaurant Pétrelle
34, rue Pétrelle
75009 Paris
restaurant@petrelle.fr
+33.01.42821102