16-10-2021
Festa a Mosca per le premiazioni della prima guida Michelin dedicata alla capitale russa. Trionfatori sono i gemelli Ivan e Sergey Berezutski, qui sopra sono i due ragazzi accosciati
Il 14 ottobre a Mosca è stata presentata la prima edizione della guida rossa sul territorio russo, per ora solo per la città di Mosca. L'evento, atteso a lungo, apre una nuova pagina della storia enogastronomica russa, e ha registrato tante sorprese così come molte soddisfazioni e novità. Scopriamole tutte.
L'arrivo della Michelin a Mosca era stato annunciato il 20 dicembre 2020, quando il direttore internazionale della Rossa, Gwendal Poullennec, aveva condiviso sui social l'annuncio dell'arrivo della guida nella capitale russa. Solo a Mosca, come detto, d'intesa col Governo, il Ministero del Turismo e il sindaco della capitale, che si sono impegnati intensamente per arrivare a questo obiettivo il prima possibile.
Durante la conferenza stampa a poche ore della premiazione Poullennec ha confessato che la qualità della cucina russa ha sorpreso non solo lui, ma anche i suoi ispettori: varietà e qualità della materia prima, sostenibilità e voglia di essere responsabili e coscienti, grande talento dei cuochi. Negli ultimi 10 anni durante i quali la capitale russa era sotto la loro osservazione - è l'osservazione della Michelin - tante cose sono cambiate in meglio. Le tempistiche si sono rivelate azzeccate.
Nel frattempo, c'è stata la pandemia. Mentre il mondo era in quarantena, tra mille restrizioni e frontiere chiuse, la Russia è stato uno dei pochi Paesi che sono rimasti generalmente "aperti", il che ha consentito al settore di conseguire risultati soddisfacenti (come dice la statistica ufficiale, il conto medio si è abbassato, ma è aumentato il numero dei clienti nei ristoranti).
La sintesi finale della Michelin ha premiato 69 ristoranti, tra quali 45 sono stati “selezionati da Michelin”, 15 hanno ricevuto il premio Bib Gourmand (conto medio 2.000 rubli, circa 25 euro) e altri 9 hanno ricevuto stelle, una o due.
Nikita Poderyagin
Il premio del miglior servizio è stato conquistato dal ristorante Twins Garden dei gemelli Ivan e Sergey Berezutski. In generale i due sono stati i veri trionfatori della serata, hanno pure ricevuto la "stella verde" che premia la sostenibilità (come il citato Poderyagin e Ekaterina Alekhina del Biologie). E non solo...
Le "stelle verdi"
Una stella è stata conquistata anche da David Hemmerle per il ristorante Grand Cru. Lui ha lavorato a lungo con Yannick Alléno ed è sbarcato a Mosca da non tanto tempo, dimostrando però subito grande tecnica e maestria nel lavorare la materia prima locale. Macaron anche per lo storico Savva, dentro hotel Metropole, con lo chef Andrei Shmakov, vera icona del fine dining russo da ormai molti anni. Premiato inoltre il ristorante Sakhalin, del gruppo del White Rabbit, dove viene proposta una cucina insieme mediterranea e asiatica con tra i migliori prodotti di mare nella Federazione.
Premiato Vladimir Mukhin
Chef's Table di Artest, dello chef Artem Estafiev, conquista le due stelle
Festa per i gemelli Berezutski
Di certo, Mosca oggi è diventata un vero centro gastronomico cui vale la pena dare attenzione.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
giornalista culinaria che ha anche aperto un servizio di concierge gastronomico per chi vuole viaggiare... con gusto. Origini russe, vive in Italia e sempre viaggia per il mondo in ricerca di nuovi sapori. Scrive di cucina e vino, collabora con riviste in Italia e Russia
Mukhin e Gaggan uniti in un fotomontaggio usato per promuovere la cena virtuale a 4 mani organizzata dal White Rabbit
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