Non lo troverete nei social, non ha pagina web, chiedigli la luna ma non di farsi fotografare. Strategia? Macchè! A domanda, risponde: è assolutamente necessario? Sembra di no. Inaugurato alla fine di febbraio, era già notizia: Rusti ha aperto il suo ristorante.
Nairod è primo progetto personale dello chef David Rustarazo, "Rusti" appunto per gli amici. Formatosi nella prima ondata di ristorazione scapigliata e informale di cui furono pionieri OT, La Estrella de Plata e Santa Maria (non ne rimane nessuno, sigh!), Rustarazo realizza un conseguente passaggio al Gresca di Rafa Peña e passa alcuni anni al fianco di Albert Ventura al Coure, con un intervallo di due a Miami. A 36 anni è arrivato il momento di volare in solitario.
Aprire un piccolo ristorante in una città oberata di nuove proposte gastronomiche, spesso assurdamente ambiziose, risulta quanto meno azzardato, così come prendere in gestione un locale ben noto ai gourmet barcellonesi per i suoi trascorsi e farlo contando solo sulle proprie forze.
Poco importa: una mano di colore, cambio di stoviglie e il risultato è una cornice intima che accoglie con solvenza la proposta culinaria. Così come poco importa che lo chef, nei primi mesi, abbia affrontato da solo la cucina (oggi lo affianca Marc Muñoz), e che la sala sia ancora completamente a carico della notevole Rosa Coronado (con settembre, però, arrivano i rinforzi): questo è un ristorante puro, senza concessioni nè inutili artifizi.

Rillettes di faraona sottaceto, indivia arrostita e rapanelli

Crocchetta di maiale, cheddar e peperone piccante
Rustarazo è un signor cuoco che ha scelto la strada più difficile, slegandosi da menu degustazione e proposte di sicuro risultato, per occuparsi di lunghe preparazioni un po’ fuori moda e difficilissime da incontrare nella ristorazione barcellonese. Ne sono buona prova le Rillettes di quaglia (o faraona, a seconda della stagione), la Galantina tiepida con le albicocche o la Lepre allo stile del Senatore Couteaux.
I piatti brillano degli influssi della cucina classica francese. La perfezione della Omelette con le sardine e i peperoncini baschi (impossibile non fare la scarpetta!), una Crocchetta double crunch di maiale, cheddar e peperone piccante che sale vertiginosamente alle postazioni più alte del ranking della città più crocchettara di Spagna, l’esecuzione più che perfetta delle Animelle e il Piccione al sangue: sono tutti già dei must, intoccabili in un menu di per sè corto e cambiante.
Nel paese dell’olio d’oliva, David non si fa problemi a utilizzare il burro in purezza per legare le salse magiche che accompagnano i piatti forti. Non è da meno il finale dolce, con poche ma contundenti proposte: 100% cioccolato, le tradizionali torrijas e fragoline macerate con zabaione di moscato dolce; una menzione speciale merita la sublime crêpe suzette di primavera che, a grande richiesta, ritornerà con la stagione delle arance. E si chiude con una degustazione di formaggi, dal forte accento francofono ma graditissima e preziosa.

Animelle di vitello con daikon, zucchini e pistacchi

CHEF E MAITRE. David Rustarazo e Rosa Coronado
Promette
pièces intere, marine e terrestri, e sogna l’autunno e l’arrivo della caccia.
Davide contro
Golia? Sembra di sì, dal momento che anche questo
Davide sta sferrando colpi, speriamo mortali, contro la banalità di una gigantesca ristorazione con le pietre ben affilate della grande cucina classica.
Continuiamo a vivire un’epoca prodigiosa che sembra non avere fine, popolata di tanto talento che rischia di scadere nell’ordinario, e con prezzi accessibili ai più, da non capire come ha fatto a prosperare tanta offerta “copia e incolla”. Siamo davanti a uno chef con grandi conoscenze e personalità, che non ama apparire ma non ha paura a dire apertamente che non capisce cosa sta succedendo alla ristorazione. Lasciamolo cucinare e abbiamone cura, perchè ne vale la pena.
Nairod
calle Aribau, 141
Barcellona, Spagna
+34.938089260
restaurantnairod@gmail.com