Nella classifica dei ristoranti più difficili da raggiungere, ma dove spingersi ripaga il palato, il ristorante stellato Bij Jef si piazzerebbe ai primi posti. «Non c'è unicità, non esiste un senso nelle cose, c'è un armonioso contrasto nella texture e nei sapori dei miei piatti», racconta lo chef Jef Schuur.
Sull'isola di Texel, incontaminato e verde spazio di terra battuto dai venti a nord di Amsterdam, sembrano fluttuare piatti dai sapori tanto arditi quanto calcolati, unione perfetta di carne, pesce e vegetali. Ha realizzato il suo sogno: raggiungere l'ambita stella sull'isola nella quale è nato e cresciuto, dopo tante esperienze in altri stellati olandesi. Chi nasce su un'isola, in mezzo al tempestoso mare del nord, non può che appartenerle e, alla fine, non può che ritornarvi.

Una questione di famiglia...
Ama la sua isola e la varietà di quello che offre ai propri abitanti: gli agnelli che pascolano liberi, della preziosa varietà texelana, ottimi per la carne e i formaggi, le verdure dell'orto, i pesci che vengono pescati nel mare di Wattenmeer, il mare interno di quella che è l'isola più vicina ad Amsterdam, all'interno di un folto arcipelago di isolotti disposti ad arco; un mare decisamente più calmo rispetto a quello del Nord, sull'altro lato dell'isola.
Quando la compagna di vita e di avventura di
Jef vi accoglie con il suo caloroso e biondo sorriso, non si può non pensare che non sia valsa la pena di attraversare uno spicchio di mare per lasciarsi cullare dalla scelta enologica di
Nadine Mögling:
Jef e
Nadine, la coppia d'oro giovane, un pò folle e testardamente appassionata.

Aragosta con crema di cavolfiore, affumicata olio d'oliva, carota e limone
La fusione di armoniosi contrasti di gusto e consistenza:
Bij Jef in una frase. Tra gli antipasti vttoria indiscussa per l'
Aragosta con crema di cavolfiore, affumicata olio d'oliva, carota e limone, ma ben si batte anche il
Granchio del Mare del Nord con il pomodorno marinato e riduzione di frutti di mare e anice stellato. Una spezia per gli arrosti con il pesce? Si sposa benissimo. Come l'
Halibut al lardo di Colonnata con la crema di melanzane e cetrioli.
Si passa poi direttamente ai secondi, quindi ad esempio all'agnello texelano (da non confondere con il meno nobile e comune texano), quello da latte letteralmente “delle zone più belle”, che forse ha una carne migliore data la piacevolezza della vista, dal
Vitello, topinambur, gel di uva passa e lo scalogno fermentato, dal
Manzo di Texel con coda di bue brasata e tartufo nero.

Il famoso agnello di Texel
Jef Schuur fa parte anche della prestigiosa schiera di
Les patrons cuisiniers, una sorta di
Jeunes Restaurateurs d'Europe solamente olandese, associazione di chef e ristoratori che da 25 anni promuove il loro spirito imprenditoriale. Tra i tanti interpreti delle bellezze gastronomiche di Texel
Jef Schuur è senz'altro il più visionario e il più aperto alle contaminazioni: dell'isolano ha soltanto i natali.
Bij Jef
Herenstraat 34, 1797 AJ Den Hoorn
Texel, Paesi Bassi
+31.222.319623
Menu degustazione: 4 portate 75 euro, 5 portate 85 euro, 7 portate 100 euro, (135, 160, 190 con abbinamento vini)