Abituato a dare del tu all’ingrediente, Jacopo Ricci è un oste puro e colto che ha acceso Frascati con il suo DLR, DopoLavoroRicreativo, ridando valore e attenzione al concetto di trattoria agricola.
DLR è un’insegna che porta indietro nel tempo, a quelle atmosfere Anni 70 fatte di boiserie di legno alle pareti, cestini di metallo per il pane, vecchi tavoli da osteria con i piani di marmo, targhe Campari, applique verdi e oggetti di modernariato, rimandi punk e citazioni varie. Qui Jacopo ha sviluppato una proposta nuda e cruda fatta di piatti che cambiano di giorno in giorno. La parola chiave, unione, del menu è indipendenza: indipendenza nelle idee, nelle tecniche di conservazione e cottura, negli abbinamenti e nell’acquisto della materia prima.
Si lavora con il fresco e con un numero ridotto di porzioni per limitare quanto più possibile lo spreco. In sala c’è anche una lavagna con i vini della settimana, sempre in rotazione, con la presenza fissa di qualche etichetta più scorbutica, italiana e non.
Non mancano grotte sottostanti il ristorante, laboratorio di affinatura di formaggi e salumi, di fermentazioni di verdura e frutta secca e ancora aceti e amari autoprodotti.
romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Specializzanda in Dermatologia e Venereologia al Policlinico Umberto I di Roma, ha l’obiettivo futuro di coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina
Tavoli all’aperto
romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Specializzanda in Dermatologia e Venereologia al Policlinico Umberto I di Roma, ha l’obiettivo futuro di coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina