In origine era Su Carduleu, poi la pausa (e che pausa) da Armidda e ora, in una sorta di ritorno al futuro, si riparte da Su Carduleu. Mesi, anni, di una ristrutturazione totale dei locali ad Abbasanta che lo chef eredita dai genitori, ma ormai ci siamo. Roberto Serra ha di nuovo la sua casa e ora si può volare veramente alto. Il ristorante è davvero bello, i materiali utilizzati e le architetture sono in perfetta armonia con la proposta. E Roberto si trova così a suo agio che qui è cuoco, oste, intrattenitore, ambasciatore. Il territorio è l’anima della cucina.
Si parte con salumi e formaggi di assoluto livello, si prosegue con la tradizione sarda rispettata in tutto e per tutto, solo accompagnata da tecniche di cottura moderne impiegate in maniera perfetta col solo scopo di valorizzare ogni singolo ingrediente e far sentire il Guilcer (la subregione sarda dove si trova l’insegna) in ogni piatto. Le paste sono goduriose, gli ortaggi utilizzati secondo stagioni e le usanze del luogo, le carni arrivano da allevamenti locali e garantiscono genuinità e eticità. E, infine, si beve bene, molto bene, da una carta che, in questo caso, non si ferma di certo all’Isola.
sardo per passione, vino e birra di qualità sono il segreto della sua giovinezza. Lavora dal 2005 al Gambero Rosso e nella vita si divide volentieri tra la penna e il bicchiere
sardo per passione, vino e birra di qualità sono il segreto della sua giovinezza. Lavora dal 2005 al Gambero Rosso e nella vita si divide volentieri tra la penna e il bicchiere