In cima all’hotel Hassler di Roma una vista vertiginosa sulla città eterna apparecchia l'animo per l'esperienza ugualmente vertiginosa della cucina di Andrea Antonini, memorabile per completezza e visione scintillante. Lui, romano di rito stakanovista, in un contesto che potrebbe indurre al sussiego cresce inesorabilmente a ogni differente menu. Il Project (Laboratorio Creativo 2024) celebra l'errore come strumento di evoluzione ma non sbaglia praticamente nulla con un repertorio di sapori tersi e precisi, di pensieri profondi e leggeri, di intuizioni sottopelle e di lunghe elaborazioni, sempre con il piacere di divertirsi e far divertire.
Tra i piatti memorabili il Cetriolo di mare tagliato a strisce, saltato in padella, con una salsa pil pil con olio e mentuccia, con la parte affumicata e piccante che spalleggia la parte grassa in una sinfonia di sensazioni, e il magnifico Agnello frollato per circa tre settimane condito con aceto al fieno greco, pelle croccante, jus d’agnello, riduzione di latte di pecora e fieno greco. Servizio impeccabile, e durata della cena arginata nei tempi entro i quali non affiora la stanchezza né interviene la convenzione di Ginevra.
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive
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romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive