Ponti sospesi che legano le isole dell’arcipelago di Vesterålen, tra Mar di Norvegia e Mare di Barents. Acque cristalline interrotte da salici e betulle che accolgono la neve. Il verde elettrico dell’aurora boreale che lampeggia in cielo. È l’environment di Kvitnes Gard, una riserva di caccia che l’imprenditore Helge Mørck scelse di acquistare nel 2012, innamorato di questo paradiso più vicino alle isole Svalbard che a Oslo.
Il padrone di casa è il tuttofare Halvar Ellingsen, un artigiano rinascimentale che mette mano a tutto quello che lo circonda: alleva maiali mangalica, capre, conigli, polli, galline, quaglie e agnelli, che poi abbatte, spoglia, eviscera, macella e stagiona cercando di scartare il meno possibile. Pesca salmerini, rombi, sgombri e langoustine, affumica al ginepro salmoni e halibut e strappa dagli scogli sotto casa barbe rosse che sanno di funghi e olive.
Alla sera arriva un menu degustazione unico, una ventina di portate che cambiano contenuto spesso, per i capricci della natura. L'estetica richiama la nuova cucina nordica, con abbondanza di proteine e una saggia alternanza golosa di note lattiche e acide.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
Ristorante con camere
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt