Lucho Martínez, chef di EM, è messicano ma cresciuto a Nashville, Tennessee. Il ritorno in Messico in adolescenza ha segnato l’inizio della sua avventura. A 23 anni ha iniziato a lavorare per realtà come Quintonil e Máximo Bistrot, sotto l’egida di Eduardo García, ora suo partner. EM, aperto nel 2018, prende il nome da sua figlia, Emilia, e si è subito affermato nella scena gastronomica locale. Sulla scia del successo, ha aperto anche 686 Bar, al piano superiore, per consolidare l’esperienza.
Arredi dallo stile confortevole e minimalista prendendo ispirazione dalla città natale di Martínez, Coatzacoalcos. Da EM si può optare per un menu à la carte o omakase, entrambi incentrati su ingredienti messicani. Alcuni di questi provengono da un collettivo di agricoltori che adottano un approccio rigenerativo in 4 chinampas.
Martínez ha convertito il suo deficit formativo in un punto di forza coltivando creatività sconfinata. Recentemente, il suo menu predilige prodotti ittici. Nella sua cucina integra tecniche orientali usando una griglia a carbone giapponese e condimenti di ispirazione giapponese. Questo approccio contemporaneo fonde i sapori messicani con twist innovativi.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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articolo a cura degli autori di Identità Golose