Silvano

Dopo un anno e poco più dall’apertura, Silvano vini&cibi al banco ha già trovato un posto d’eccezione nel cuore dei buongustai meneghini e le ragioni sono tante. A cominciare dagli ideatori, Federica e Cesare Battisti, che - lo diciamo convinti - di colpi non ne sbagliano neanche uno grazie all’allenata capacità di interpretare tendenze in modo autentico, e quella naturale attitudine nel mettere a fuoco l’identità di un luogo, a partire dalle persone che chiama a bordo.

In questo caso il modello è quello della vecchia osteria di quartiere, con i tratti della Milano di un tempo, quella degli anni ‘50/’60: al banco, Vladimiro Poma, che di Silvano è oste e pure cuoco, custode di un’atmosfera calda e rilassata, generoso dispensatore di bocconi che te li sogni la notte: niente di trascendentale, ma ben fatto con il timbro unico che solo un vecchio forno a legna riesce a dare, imprimendo un che di antico sul palato. Antico e straordinariamente attuale, viscerale. Non c’è Silvano senza insalata russa, toast o nervetti, ma il quadro qui cambia spesso, annaffiato sempre da vini interessanti. Da non perdere l’appuntamento del pranzo con gli special vista mare di Silvano Marittima.

Marialuisa Iannuzzi

classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.