Quello che è amaro, di solito arriva in modo diretto. Sarà questo il motivo che ha spinto Mattia Ferri a chiamare Bitter il proprio locale? In realtà l’essere diretti, in questo caso, si manifesta con convivialità e condivisione, tutte trasposte in vini naturali (cantina curatissima), drink e piatti sinceri. Mattia, ragazzone barbuto ed ex rugbista, sa bene cosa significhi il gioco di squadra e qui tutti lavorano per rendere ogni visita una buona occasione per sorridere.
La carta è agile: Salumi piacentini (anche la Mariola di Salini) e qualche chicca (come la spalla di Mora Romagnola di Zavoli), carni e pesci sempre freschi di giornata, accompagnati immancabilmente da mille e più verdure golose. Ottimi i piatti più tradizionali, come i Pisarei e fasò (fatti con l’antica ricetta, con fagioli dell’occhio e cotiche) e le Cervella fritte, per arrivare a accostamenti più elaborati come le Animelle cotte nel burro, servite con cipolle bbq alla Liquirizia, fondo di cipolle oppure i Plin di Stacotto di Asino serviti con Bisque di Scampi e Katsobushi.
La filosofia del Bitter è sempre attuale e parla di libertà massima, mente aperta, ottimi ingredienti e divertimento.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
+390523452422
Tavoli all’aperto
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