Alla base dell'avventura di Uva c'è Michele Birtic, che ha costruito questo piccolo gioiello nel cuore del centro storico dove l'attenzione alla materia prima e al mondo del vino naturale fanno la differenza, rendendolo unico in città. Sua anche l'intuizione, da un paio di anni, di coinvolgere nel progetto un cuoco bravo e animato dal sacro fuoco del prodotto e del rispetto come Paolo Giraldo, paladino del vegetale senza essere talebano, e dunque capace di garantire il piacere anche con piatti dove l'aspetto salutistico va di pari passo con la golosità, la succulenza e l'estetica, al ritmo del mercato e delle stagioni e, in una parola, della natura.
Da qui anche una filosofia antintispreco, e l'impegno ad usare tutte le parti delle verdure e della frutta, ma anche degli animali e dei pesci, per buttare il meno possibile. Si parte dagli antipasti, come le Acciughe del cCntabrico con burro di Normandia e crostini e il Prosciutto crudo di Parma Sant’ilario riserva 30 mesi, per arrivare ai piatti principali come i Bigoli con ragù d’oca e Parmigiano 30 mesi e la Faraona latte e miele ripiena, jus e insalatina aromatica. Ottimo il pane, con farine selezionate.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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