Non si scherza affatto in questo Caravan park dalle tante sorprese dove la cucina ha un posto tutto particolare, ma si gioca volentieri. Saverio Fiore, lo chef barese che dopo varie esperienze tra Brescia e l’Alto Adige si è fermato qui, ha voglia di stupire e sperimentare. Due menu audaci, proposti nella stube dedicata a Hannes Happacher, fondatore di questo pionieristico progetto di vacanza e soggiorno in libertà ai piedi delle dolomiti di Sesto famoso in tutta Europa.
Il primo apparentemente più convenzionale “Tra Oriente e Alto Adige” con il goloso risotto al burro di malga, rane, camomilla, caffè e zuppa al miso; vedi il Ricordo di un viaggio in Palestina: pancia di ricciola in due consistenze e kombucha all’arancia e aria all’humus (vero sottobosco) e poi lo sfrenato menu lab k308 tutto dedicato a garum, fermentati ed erbe realizzato con il forager Lorenzo Cesco. Uno spettacolo il Racks di cervo, insalatina fredda di Torshi e radicchio, zucca, te nero e salsa alla senape, che superata la fase di rodaggio della novità completa e contrappunta un paradiso del turismo di montagna altoatesino che più tradizionale non si potrebbe.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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