A Barcellona abbiamo Casa Fuster, la somma di tanta storia, tanta bellezza e tanta bontà. Quest’ultima la dobbiamo a Paulo Airaudo, ristoratore con casa madre a San Sebastian. La famiglia Fuster ha lasciato alla città l’ultimo lavoro dell’architetto Lluis Domènech i Montaner, una casa in puro modernismo catalano, dal 2004 un delizioso hotel.
Lì Airaudo ha chiamato il suo ristorante Aleia, in memoria di una figlia dei Fuster. Occupa la sala da pranzo originaria, con da un lato una stanza più raccolta per l’orchestra che allietava famiglia e ospiti e, all’opposto, la sala per il dopo cena. Ai giorni nostri, ci si siede e si lascia il mondo fuori.
Lo cura Rafa de Bedoya, 33enne con radici a Jerez e crescita costante e sicura, ad esempio con tappa dai fratelli Roca a Girona. Dopo i riflessi in una porta a vetri ecco il menu: Parpatana di tonno, rafano, anguria ed essenza di pomodoro, Capesante con Cava e soubise di cipolla di Figueres, Bonito del nord bagnato col loro gazpacho al pepe verde, Dentice di Conil alla griglia con gazpachuelo…
articolo a cura degli autori di Identità Golose
Ristorante con camere
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articolo a cura degli autori di Identità Golose