E' un ristorante dalla personalità unica, quello che hanno aperto nell'estate del 2022 Mariasole Cuomo, in cucina, e Giacomo Venturoli, in sala. In una piccola traversa di Corso Lodi, questa insegna elabora con gusto e intelligenza la suggestione data del nome che vi si legge: Spore. Le fermentazioni sono la chiave di lettura di ciascuna preparazione, per come la cheffe, formatasi al Nordic Food Lab di Copenhagen, lavora nel creare la propria dispensa, dando personalità e profondità ai suoi piatti.
Interessante, e accessibile in modo meritorio, il format: non c'è una proposta à la carte, ma due menu, da quattro o sette portate, a cui eventualmente aggiungere alcuni extra. Le influenze sono principalmente asiatiche, ma le tecniche di fermentazione e maturazione vengono applicate a materie prime italiane, familiari, rendendo il risultato finale ancora più affascinante, sorprendente e rassicurante insieme.
Coerentemente con l'identità della cucina, la cantina offre una efficace selezione di vini naturali, in equilibrio tra Italia ed Europa. La sala è essenziale ma confortevole, tra posti al bancone, qualche tavolino e un piacevole dehors per la bella stagione.
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
Twitter @niccolovecchia
Tavoli all’aperto
giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
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