Osteria Contemporanea, recita l'insegna. Ed è sempre più contemporaneo questo locale di Pontinia, una zona al sud del Lazio che può contare su una manciata di insegne validissime, che sanno interpretare con carattere le istanze della contemporaneità fuori dalle solite coordinate. Qui poi, a parlare la lingua dell'oggi c'è anche il recente restyling che ha rinnovato gli spazi in un un fitto inseguirsi di tagli ortogonali che costruiscono una cornice animata intorno alla cucina, oggi il vero cuore del locale. Il bancone concede a pochi fortunati la vista della brigata guidata da Fabio Verrelli D'Amico.
Fabio ama osare, e lo fa con cognizione di causa, giocando le sue carte senza incertezze. Ama gli abbinamenti impossibili e unisce trippa e scampi, calamaro e coniglio o ancora pecora cruda e anguilla alla brace; cerca contrappunti aromatici di carattere e tira fuori bbq di moscardini, curry di triglia, tzatziki di aglione, trova ingredienti e ci ragiona su, come nell'Animella, latte di fieno, mais e lievito. Un corollario di risonanze che fanno proprio un linguaggio brutalista tutto concentrato su equilibri e intensità. Poi torna a tranquillizzare con il richiamo domestico della Minestra di broccoletti e salsiccia o quello d'alta scuola della brioche fondente, baccalà, caviale.
Una galoppata più che una passeggiata quieta, cui tiene il passo la cantina, sempre orientata su piccoli produttori spesso naturali, che si fa ancora più ampia e godibile, merito dell'opera di Sara Checchelani che in sala ricama un servizio di grande grazia.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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