Cece e Simo

Cesare e Simone ormai da quasi un quarto di secolo gestiscono un locale che è al tempo stesso luogo della memoria gastronomica, soprattutto in chiave carnivora, e di golosità della pancia, locanda con stanze e un locale dedicato alla ciccia e al carboidrato che, oggi, si concede anche divagazioni da cantina nel mondo delle etichette naturali.

Da un lato, un ristorante forse non per tutti, se si sceglie la via della Cotoletta di cervello, del Foiolo alla Parmigiana, delle Palle di toro al Fernet o del Cuore di manzo con mais, aglio e prezzemolo, ma dall’altro anche molto comfort e comprensibile, con i classici Casoncelli orobici, i Pici fatti in casa, le Costine di maiale, la Picanha, la Caponata o l’Astice alla Catalana.

Per divertirsi con gusto e con lo spirito della condivisione, mantenendo saldo il contatto con le radici popolari della cucina, senza troppe complicazioni. 

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare