Dopo anni bui, ha finalmente riaperto il ristorante La Pista del Lingotto. Il locale si trova in un luogo simbolo della città: una costruzione tutta vetri e razionalismo sulla vecchia pista di collaudo Fiat ora trasformata in circuito da jogging e passeggiata panoramica con vista collina, Bolla di Renzo Piano e Pinacoteca Agnell. All'interno, una sala spaziosa ed elegante con personale molto accogliente e preparato. Il cuoco, da pochi mesi, è Fabrizio Tesse che dopo avere già guadagnato sul campo molti riconoscimenti aspira ad affermarsi anche in questa nuova avventura. Siamo convinti che ce la farà anche grazie al gruppo di giovani e motivati professionisti di cui si è circondato.
La carta propone un interessante menu di 5 portate a 85 euro, uno da 7 a 105 euro e una vera carta dalla quale scegliere a piacimento. I piatti sono convincenti e denotano la tecnica del cuoco e la sua voglia di internazionalizzare gli ottimi ingredienti del territorio del Piemonte e della Liguria. Così nel Testacoda, coda e testina di vitello su un giardinetto di rape e salsa Ciringhet, croccante, suadente e golosa o nell'animella tonnata, un poco Piemonte, un poco Giappone grazie al tonno katsuobushi. Dalle origini liguri del cuoco, provengono i sapori degli Spaghettoni emulsione di scoglio, ricci di mare, mandarle e aneto e il Rombo, vongole, lime e salicornia.
Piatti moderni e pronti per i palcoscenici internazionali. A Torino c'è un nuovo grande ristorante.
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100