Un antico mulino in un borgo umbro: ecco dove nasce la cucina di Giulio Gigli. Un giovane cuoco tornato alle origini folignate dopo aver frequentato diverse, note insegne (Il Pagliaccio a Roma, 1947 a Courchevel, Benu a San Francisco e più di recente Disfrutar a Barcellona per 5 anni, come "direttore creativo") che l'hanno formato decisamente a dovere.
La sua missione? Utilizzare, rivalutare e valorizzare al meglio i prodotti del territorio, per fortuna ricco di risorse naturali (dall'aglione al piccione, dai pesci di lago o fiume al tartufo nero) attraverso ricette locali rivisitate, gastroinvenzioni bulliniane, tocchi esotici, infusi, fermentazioni, tecniche molecolar-spettacolari. Tutto questo tradotto in piatti dall'alta creatività eseguiti con mano sicura, belli a vedersi e a gustarsi: vedi, anzi assaggia Spuma di zucca, tigella fritta con glassa di cavolfiore e tartufo, Bavetta di manzo con infuso di corteccia di quercia, kimchi di asparagi selvatici con salsa al parmigiano, chimichurri di rucola selvatica con crema all’aglione. Bravo, avanti così.
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).
+393345363028
Tavoli all’aperto
+393345363028
curioso e instancabile cittadino del mondo, come critico/giornalista prima di musica e poi di enogastronomia (La Stampa, Panorama, L'Espresso, Guida ai Ristoranti L'Espresso). Si diverte ad abbinare il giusto sound a vini, piatti, cantine, spa, hotel, nei panni di music designer e sound sommelier (psmusicdesign.it).