Villa Aretusi, dimora seicentesca a nord-ovest di Bologna. Pochi tavoli con tovaglie bianche che sfiorano il pavimento, argenteria, travi a vista e arredi colorati. Fuori, la vista dal primo piano sulla Basilica di San Luca. È il teatro su cui, da 14 anni, si cimenta Alessandro Panichi da Sarzana, in Liguria, una delle firme più nobili della ristorazione bolognese - uno stile cesellato al fianco di marchesiani di ferro come Paolo Lopriore o Silvio Salmoiraghi.
Le confortevoli rotondità della tradizione emiliana trovano un degno contraltare nell’uso delle fermentazioni e delle acidità, così come in abbinamenti e tecniche poco consuete, applicate ai grandi classici, di terra e di mare. Dal menu del momento spiccano piatti come Carciofo arrostito, mandorla amara e semi di girasole tostati, Risotto all’aglio orsino e intingolo di rane e il Piccione alla brace con crema di cipolle e salsa alla liquirizia.
In sala si aggira con grande mestiere Giuseppe Sportelli: dalla sua ha sensibilità, esperienza, requisiti per cui tornerete ancora a desinare Sotto l’Arco.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
articolo a cura degli autori di Identità Golose