È stato felice l’innesto di questo ristorante ambizioso e convincente, accanto alle mura che avevano ospitato la pizzeria Gigi Pipa, nel corpo dell’Hotel Beatrice d’Este. Quattro ragazzi alla guida: il patron Michele Carretta, che ha ripreso in mano l’albergo di famiglia; ai fornelli il giovane duo formato da Francesco Massenz e Leonardo Zanon; e in cantina l’italo-brasiliano Ricardo Scacchetti (il suo pairing tra Germania, Francia, Portogallo e Italia, con grande attenzione ai vini naturali, è fuori dal comune).
Già l’avventura fa simpatia di per sé, sono menti fresche che si son volute mettere in gioco. Se il menu degustazione Il Bocciolo è un viaggio nelle possibilità vegetali del loro intorno (Sedano rapa, gel di bergamotto e arachidi tostati, Pastilla di verze e mele renette…), Il Baccello è il percorso onnivoro, a sorpresa, di 7 portate. Spoiler: è composto «Materie prime contaminate dal nostro entusiasmo», spiegano bene loro. Provate l’Agnellington (facile indovinare il contenuto).
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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Tavoli all’aperto
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