Gramen significa "erba magica" e Lefay "la fata", in celtico. Bastano queste due parole per capire il percorso che si può intraprendere in questo resort con Spa sul lago di Garda. La struttura, pensata come un'antica limonaia, è perfettamente integrata col paesaggio circostante. La vista è unica e lo sguardo spazia sulla quieta profondità del lago. Ogni detaglio è votato al benessere e alla sostenibilità, anche in cucina. L'executive chef del gruppo - che possiede anche una proprietà sulle Dolomiti - è Matteo Maenza, che ha sposato la filosofia etica fin dall'apertura, nel 2008.
Nel corso degli anni il ristorante Gramen ha cambiato volto e, dopo un'attenta ristrutturazione, oggi conta 36 coperti e spazi declinati su tonalità naturali, per un'atmosfera intima. Due i menu degustazione: per Aquam" che valorizza il pesce locale - ottimi gli Spaghettini di pesce di lago - e "Per Agros", un percorso 100% vegano, a base di erbe spontanee e ortaggi auto-coltivati negli 11 ettari della struttura. Da non perdere il Cavolfiore brasato al sambuco, scalogno e alloro. Qui l'antispreco è totale.
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri