Pastamadre

Esistono insegne che superano di gran lunga la sola esigenza di nutrire. Sono luoghi di conforto e bellezza, perpetuati dalla delicatezza dei gesti, la gentilezza nei modi e la cura attraverso la quale ogni scelta viene portata avanti, modellata da una creatività che si fonda su solide radici. Sull’identità che luoghi e cultura hanno trapiantato nell’uomo, il quale, a sua volta, sente l’esigenza di far conoscere agli altri con semplicità: il profumo del finocchietto selvatico, un sugo generoso, la morbidezza di un baccalà mantecato.

Prenotare un tavolo da Pastamadre è, in questo senso, uno dei doni più belli che vi possiate fare in una frenetica giornata milanese. Dove non si ricorre a una carta lunga e inconsistente per catturare l’attenzione del commensale, ma voci dirette, che parlano dritte al nostro bisogno di Mediterraneo, di piatti che rappresentano il cuore di una piccola grande casa italiana. Pasta, ma non solo lei: qui la gioia proviene soprattutto da vegetali che mantengono gusto e consistenza, accostati con libertà affinché venga a crearsi un mosaico gioioso sul palato. Zucca con melograno e foglie di capperi, i Finferli cacio e pepe. Sì, semplici poesie metropolitane.

Marialuisa Iannuzzi

classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.