Sota Atsumi si è fatto strada tra le cucine di Robuchon e Troisgros. Un decennio fa ha scosso la bistronomia parigina cucinando da Vivant e Clown Bar. Da Clown Bar, la fusione tra delicatezza giapponese e cucina francese ha dato vita a piatti come foie gras, anatra pithivier e cervello di vitello con dashi e yuzu. Lasciato Clown Bar, nel settembre 2019 apre Maison Sota.
Il ristorante, in un ex magazzino a Oberkampf, è un’abitazione con mattonelle in terracotta e elementi di design. Forno a legna e griglie occupano il centro della sala al secondo piano, un lungo bancone li separa dal resto dell’ambiente. Il posto ideale per osservare il fumo volteggiare tra i soffitti, segnale di una cucina espressa appassionata.
Il menu cambia ogni settimana mettendo al centro l’ingrediente, e minimizzando gli scarti: Sedano rapa arrosto e gamberi conditi con shio-koji di sedano, e salsa di bucce di sedano rapa. È possibile trovare i piatti forti, soprattutto a pranzo, la domenica. La pastry chef Rikako Kobayashi dà un tocco speciale con una pasticceria stagionale, attenta al design e al gusto: Frutta Pavlova, crema di litchis, salsa di bietole, alchechengi e sorbetto di mandarino.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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