I lunghi lavori di ristrutturazione, che inducono a pensare a un prima e a un dopo, hanno reso più confortevole la sala e più fluido lo svolgimento del plot, ma fortunatamente non hanno intaccato il sontuoso senso dell'ospitalità della famiglia Iaccarino, che in questo è forse inarrivabile in Italia. I ruoli sono sempre gli stessi: in cucina c'è Ernesto, perfettamente a suo agio, anche se il padre Alfonso ancora gira per la sala in giacca bianca per dare continuità al progetto. Lo stesso avviene in sala, con mamma Livia a distillare la sua eleganza supportando Mario, che fa il lavoro grosso. Tutto funziona come una pendola antica, indistruttubile e sempre puntuale.
La cucina è all'insegna di un classicismo contemporaneo capace di reinventarsi, come dimostra la sempre maggiore attenzione all’elemento vegetale. Al quale è dedicato un menu degustazione ad hoc (Vegetariano...), a fianco delle altre due liste, La Tradizione (190 euro), che propone con chiarezza espositiva il concetto di radici secondo gli Iaccarinos, e La Degustazione (230 euro), il percorso per scoprire il punto di caduta del progetto. La cantina è gestita magnificamente da Maurizio Cerio.
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive
Ristorante con camere
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive