Stefano Zanini matura splendidamente sulle sponde del Garda, elemento che ha adottato a pieno alla sua tavola, senza cullarsi sull’idea di fermarsi a riva. Si è messo in viaggio, chiedendo al territorio quali tradizioni avessero bisogno di tornare a vivere per mezzo di un cuoco che si approccia alla cucina con disciplina e sorpresa, desiderio di innovarsi, e non solo innovare il pensiero gastronomico del luogo. La panoramica si è ampliata e muove libera verso profondità e altitudini inesplorate, attraversate con estrema minuzia: Zanini, quindi, non solo si è ambientato, ma ha messo qui radici. Adattando il messaggio che ha da lasciare al palato a seconda delle stagioni: in estate, la tavola si irradia di Mediterraneo; nelle stagioni più fredde, i colori impallidiscono, ma entra in gioco una densità gustativa molto più consistente. Concetti che si concentrano, per esempio, in uno Strachi parat, una zuppa di cipolle locale, profondamente contadina rivista dagli occhi di un ventottenne: sapidità, umami rustico, e l’acidità morbida dello stracchino.
Un ampio lago, con sempre meno carni, e una vegetazione rigogliosa, come le idee di una cucina che evolve e che farà tanto parlare di sé.
classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
+390365551236
Tavoli all’aperto
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classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.