In una città vaccinata alle mode e fan della sostanza come Roma, il successo ormai annoso di questo locale è un sintomo di qualità assoluta. I fratelli Mirko e Tiziano Palucci, con la complicità di Edoardo Ratti, hanno aperto Barred otto anni fa e hanno più volte corretto il tiro senza mai perdere di vista il focus su una cucina piena, essenziale, scevra di tecnicismi e di furberie. L'attenzione va alla scelta delle materie prime e alle cotture, spinte su sapori inconsueti con una chiara ispirazione nordica eppure capaci di felicità mediterranee.
Nel menu dal Pane (buonissimo, giustamente acido secondo il magistero bonciano) con burro montato al topinambur, lenticchie e radicchio, dal Sedano rapa arrosto e salsa al pepe verde alla Trippa thai, arachidi, lime e peperoncino e al Pollo fritto, funghi arrosto, patate al burro. Ai dolci il Tirami-choux. Si sta bene, il servizio è sorridente e mai supponente, la sala è spoglia e arredata con tavoli in legno nudo e sedie scompagnate, la voglia è quella di puntare sull'essenziale. I vini sono tutti non convenzionali ma vengono spiegati senza spocchia e con un'attenzione ai costi.
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive
Tavoli all’aperto
romano di stanza a Milano, sommelier e giornalista del quotidiano Il Giornale, racconta da anni i sapori delle città in cui vive