Come la seconda preziosa bambola di una matrioska, Iyo Omakase è uno scrigno all’interno di Iyo Aalto, il contenitore che da poco ha varato Iyo Kaiseki, nella sala a destra, una disposizione più classica di tavoli.
In giapponese, omakase significa «fai tu». E questo è ciò che avviene. Ci si accomoda dietro a un bancone che può accogliere un massimo di 7 ospiti e ci si affida al sapere d’intaglio del sushi master Masashi Suzuki. Un’esperienza affascinante di edomae-zushi, che è la somma di riti rigorosi, meticolose marinature e chirurgiche cotture del riso, espressi in pochi gesti rapidi, che ricordano Flash il super-eroe.
La proposta è di un solo menu e la possibilità di scelta è confinata al solo beverage: potete scegliere se abbinarvi il vino o il sake; non temete a ordinare il secondo, qui sanno bene il fatto loro. E poi via con le pietanze: nigiri e temaki, owan (zuppe) e shiizakana (portate calde di pesce), otsukuri (pesce crudo) e yakimono (un micidiale gindara). Una liturgia quasi sacra, non vi fossero i sorrisi del personale di là e di qua del bancone. Stupore, sapori, leggerezza.
fotografa professionista specializzata in food e ritratto. Gastronoma per passione ed esperta di comunicazione visiva per professione, è co-fondatrice dello studio Brambilla Serrani. Da più di vent’anni racconta, attraverso le immagini, l’universo della ristorazione italiana. È docente di fotografia allo IED di Milano e ha realizzato più di 70 pubblicazioni di food, wine e mixology. Instagram @brambillaserrani e @fbramby
+390236741426
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