Vicende familiari e una dieta monstre che lo ha portato a perdere 85 chilogrammi, hanno definitivamente sbloccato l'estro creativo di un giovane talento della cucina italiana. La cucina di Grandi oggi è un worki in progress in costante, quotidiana evoluzione. Lo chef ha finito per assecondare questa vena sdoganando il NON menu, che non è una frase fatta, o uno slogan da dare in pasto ai social, ma un approccio di cucina che fa sì che se andate a mangiare al ristorante più volte in un mese, continuate a inciampare in piatti nuovi, frutto della spesa mattutina o dell'estro creativo che nasce da una canzone ascoltata o da un episodio di una serie Netflix.
Il filo conduttore è l'essenzialità, la cura del particolare e le cotture tornate ad essere quelle solo espresse del fuoco e della padella in ferro. Al bando basse temperature, sottovuoti e alchimie. La materia è solo la migliore, l'amore per la selvaggina assoluta, al pari di quello per il vegetale. la mano solida sui classici gli permette di cucinare la più buona Lepre alla royale mai mangiata. Servizio di sala molto attento e una carta vini con i fondamentali e una ricerca sui naturali, quelli buoni, approfondita.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.