«Quale è il piatto che ti è piaciuto di meno?» chiede Daniele Lippi al termine della cena. È l’atteggiamento perfetto di chi, giovane (è un classe 1990) ma già avviato sulla strada del grande successo (il suo Acquolina all’interno dell’hotel First Arte, a Roma, ha ottenuto il secondo macaron), è ben intenzionato a proseguire un percorso di crescita, rimane umile nell’accogliere gli applausi per un progetto che non è solo ed esclusivamente ristorativo, mira bensì a essere coniugato a una ricerca profonda sulle nostre radici gastronomiche e identitarie, «questo menu è la mia interpretazione della cultura mediterranea», dice lui, e noi abbiamo già scritto: “A livelli così alti, il cibo di un grande chef, quale è indubbiamente Lippi, non è solo clamoroso da mangiare, ma anche straordinario da pensare. Per il palato, per la mente: alimento culturale”. E ancora, qui: “Lippi è certamente tra i migliori della sua generazione proprio perché fonde lo stimolante spunto gastroculturale al pieno esito gustativo”.
E quindi qui c'è cibo per la pancia e per la mente. Poco da dire: all’Acquolina l’esperienza d’assaggio è di altissimo livello.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+39068543182
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it