Giovanni Passerini, ristoratore italiano, di origini romane, è ormai un punto di riferimento per la Capitale francese. Nel ristorante al 65 di Rue Traversière la cucina è posta in linea retta con la porta d’ingresso, tanto da accompagnare lo sguardo direttamente sul pass a vista, superando ogni barriera, che potrebbe etichettare lo stile di Giovanni come solo italiano o solo francese. E invece, si tende a una naturale fusione di queste due anime, cuori pulsanti della gastronomia europea.
La pasta si trasforma nel veicolo per descrivere tale unione: i ravioli sono di magro, le tagliatelle chiamano il ragù, declinato in bianco, “di cortile”, mentre le linguine sono di un verde brillante, grazie alla rucola selvatica e ai friggitelli e con la sapidità marina delle palourdes (vongole bretoni).
Justine, moglie di Giovanni, coordina lo stile della sala, che è agile e precisa, senza mai esondare in uno storytelling eccessivo. Questo luogo è testimonianza di come la passione per il cucinare possa diventare una lingua universale, capace di interpretare tutti gli stili di una capitale così multiforme. Passerini è Parigi: provare per credere.
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88
Tavoli all’aperto
piacentino, classe 1988, ingegnere&ferroviere. Mosso da una curiosità gastronomica continua, ama definirsi “cultore delle cose buone”, essendo cresciuto in una famiglia dove si faceva tutto “in casa”. Crede fermamente nella buona tavola come creatrice di legami, ricordi ed emozioni vive. Instagram @lucafarina88