Aperto nel 1973 come semplice bar di quartiere a gestione familiare di Vila Medeiros, Mocotó rappresenta una delle storie di successo più incredibili di tutto il paese. Il merito è tutto di Rodrigo Oliveira, un grande innovatore su base tradizionale, il ragazzo che ha cambiato le sorti della cucina popolare cittadina e anche un poco le condizioni sociali di un quartiere difficile.
Prima avvertenza: nei giorni di traffico, occorrono anche due ore di macchina per arrivarci. Una volta giunti, potrebbe attendervi una lunga coda (solo il sabato, il pallottoliere delle presenze somma 900 coperti non stop). Ma attender v’è dolce coi bicchieroni di Caipiras in mano (chiedete la Tradicional) o ingollando una delle 150 cachaça in carta. Per fortuna, poi ci si siede in spazi ariosi e colorati, con una piacevole caciara in sottofondo.
Non esagerate con Carne de panela, Uovo fritto caipira, i copiatissimi Dadinhos di tapioca, la guancia di maiale, sennò non arrivate alle zuppe o alle specialità dopo. Le crocchette di carne essiccata e il Caldo de Mocotò mandano in deliquio gli ospiti da mezzo secolo e così la Dobradinha, una favolosa trippa con salsiccia, fagioli e cavoli.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
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Tavoli all’aperto
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt