Ci sono luoghi che hanno fatto la storia e che continueranno a tracciare nuove strade. Uno di questi è il ristorante Joia di Milano, l'incredibile creazione di Pietro Leemann, chef illuminato che ha capito - molti anni prima degli altri - che la cucina doveva essere amore e rispetto per il Pianeta, per le Creature e per il Creato.
Oggi il Joia è "passato" ai suoi storici collaboratori fidati - gli chef Sauro Ricci e Raffaele Minghini - e continua a essere il ristorante prediletto per chi vive l'alta cucina non solo come cibo per il corpo ma anche per l'anima. Ogni scelta è fortemente etica e gli ingredienti, sempre stagionali, provengono da contadini amici con i quali gli chef dialogano stabilendo in concordanza le colture e la valorizzazione di verdure antiche. La consapevolezza di ogni gesto è totale.
Due i menu degustazione a disposizione degli ospiti, "Zenith" - con piatti come Un sasso cade, Anima Mundi, Appunti di viaggio - o "Enfasi della Natura", che comprende creazioni come Lady Curzon vice regina dell'India e Sul sentiero del Dharma. Come avrete capito, da Joia si vive un'altra dimensione, più profonda e più pura.
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri
giornalista professionista e autore di "Luxury Food", il primo libro che racconta in modo nuovo il concetto di lusso enogastronomico. E' professore a contratto di "Antropologia del Cibo" e "Comunicazione e Marketing dei Luxury food" all'Università Iulm di Milano. I suoi seminari di food marketing con focus sul lusso sono anche all'Università Cattolica e all'Università Bicocca. Instagram: annalisa_cavaleri