É un luogo di memorie senza tempo, un’oasi riparatrice delle ferite dell’anima, questo incantevole rifugio immerso nei boschi dove chef Fasolato ha ritrovato l’equilibrio perduto. I daini si abbeverano alla fonte mentre lo chef cucina le sue prelibatezze, fatte dei profumi della montagna.
Ogni piatto racconta la magia di un muschio selvatico, di una bacca di sottobosco o il sapore unico di uno dei tanti tesori, che una rete di piccoli raccoglitori porta allo chef: funghi, erbe spontanee, piccola selvaggina, ortaggi e frutta spontanea. Fasolato ha un'innata abilità nel fondere tutto per creare sapori che come piccole madeleine ci riportano a mondi che non ci sono più.
Il luogo è selvaggio e incantevole, con una vetrata a tuffo sulla vallata che regala attimi di pace e piacere. Il serviizio curato in maniera impeccabile dalla moglie scrittrice (fatevi consegnare il libro che ha scritto sul marito) segue i ritmi della cucina in maniera naturale, la carta vini, possente, negli anni si é arricchita di piccole chicche locali e internazionali, anche naturali. insomma un luogo del cuore.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
Ristorante con camere
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.