Fascino senza tempo, ma anche una tensione spontanea, istintiva alla semplicità: perché nonostante la grandiosa Storia del San Domenico di Imola, il presente, e ancor di più il futuro, vivono per mezzo delle mani di Max Mascia. È devoto al gusto, alla possibilità di trasmettere con immediatezza la grandezza di un piatto, senza innalzare barriera alcuna verso l’ospite: ci si aspetta opulenza e arriva tutta, in pieno, ma anche un’inattesa freschezza, un’attrazione verso il Mediterraneo - deliziosa la Mazzancolla con salsa al curry e puntarelle, ma anche il Baccalà con uvetta e scarola, omaggio al Sud.
Poi c’è il classico, un Piccione che sfiora il fondente, diversamente dalle interpretazioni più diffuse che lo vogliono ferroso e meno succulento. O la sorpresa di un’Animella rivestita da un manto di cavolfiore la cui forza viene domata dalla scioglievolezza del cacao. Fino all’eterno, il tuorlo di un Uovo in raviolo che si fonde col burro, una Crêpe suzette flambata in sala - a occuparsene è il più giovane dei Marcattili, Giacomo -, o la perfetta congiunzione con i calici di Francesco Cioria, cerimoniere e tesoriere di una cantina da sogno. Maestosa ospitalità italiana.
classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
Tavoli all’aperto
classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.