4, rue des Grands Augustins Parigi Francia contact@zkg.fr
Ze Kitchen Galerie è un locale speciale. La location innanzitutto: a due passi da lì si trova la magione dell’immaginario pittore balzachiano Frenhofer, poi trasformata nel laboratorio reale di Picasso. Il batterista jazz Daniel Humair ha completato la suggestione all’interno con un arredo extra-vagante e colorato, arricchito da periodiche esposizioni di arte contemporanea. In questo contesto William Ledeuil si muove come un pesce nell’acqua, magari di quel mare delle Andamane che in Thailandia l’ha stregato con i suoi colori. L’esotismo non è certo una novità per la giovane leva transalpina, ma qui acquista accenti decisamente maleducati, macchie e schizzi che hanno il sapore di una tela d’avanguardia. Fusion forse, ma in sensi inconsueti: quelli di un’Eurasia che legge nell’altro il suo possibile futuro, come accadde alle avanguardie del secolo passato. La formazione è sui generis: cresciuto nella campagna vicino a Sancerre e approdato a Parigi un po’ per caso, William si ritrova iscritto all’École supérièure de la cuisine française, sotto la guida di Guy Savoy. Seguono stages presso Alain Dutournier e lo stesso Savoy, figura chiave cui si lega per un decennio, equamente suddiviso fra libri contabili e casseruole. Ma la passione cova sotto le ceneri e nel 2001 divampa, quando dopo una fase di riflessione inaugura il suo fortunato locale. Vi mette a frutto gli insegnamenti raccolti a tutto campo: «Andavo nei mercatini a cercare i prodotti orientali, quelli che trovavo nei tanti libri che ho letto». Poi ci sono i viaggi, fonte inesauribile di ispirazione: Vietnam, Giappone, Thailandia, paesaggi dove la natura diventa un libro vivente e si offre spontaneamente all’assaggio. William non è tipo da spezie in bustina, meglio la freschezza assoluta di aromi integri e originari, che fanno letteralmente esplodere i sapori naturali: citronella, zenzero, galanga, le erbe aromatiche appena tritate. La stella Michelin non l’ha cercata, ma lei ha trovato lui. E il successo arride anche al più recente KGB, Kitchen Galerie Bis, insegna meno formale al 25 di rue des Grands Augustins.
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Umbra di Perugia con residenza a Bologna, è giornalista e scrittrice di cucina. Tra i numeri volumi tradotti e curati, spicca "6, autoritratto della Cucina Italiana d’Avanguardia" per Cucina & Vini
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Armand Arnal della Chassagnette di Arles, nel sud della Francia, un mago alle prese con erbe aromatiche, verdure e selvaggina
Caserecce con pollo laccato, harissa e limone confit di William Ledeuil, noto chef parigino che ha aperto da pochi giorni Kitchen Ter(re) in boulevard Saint German 26
Denny Imbroisi, classe 1987, ha conquistato la capitale francese ed è stato recentemente eletto da Le Figaro come miglior chef italiano di Parigi. E IDA, il primo bistrot di cui è anche patron, ha aperto da soli pochi mesi... (foto Maria Spera)