Quando si chiede a Richard Toix in cosa consista il suo mestiere, risponde così: «Cerco di vendere alla gente la felicità». Commerciante di gioia, insomma o spacciatore di sorrisi, come quello di Alexia, che lotta contro l’anoressia e su Facebook racconta: “Sono stata da Toix. Lui si è messo i guanti da boxe, tre colpi di coltello affilato e l’ha messa ko in meno tempo di quanto mi sia stato necessario per scrivere queste righe”.
Nato a Perpignan nel 1964, lo chef francese dice di avere sempre desiderato fare tale professione: «Non sono figlio d’arte, la mia famiglia non veniva affatto da questo ambiente. Ma quale strada dovessi intraprendere è sempre stato ovvio per me. Non ho mai voluto pensare ad altro». Ha iniziato a 14, anni, frequentando la scuola alberghiera. Il suo primo ristorante da chef a 25 anni, a Perpignan. Poi l’importante esperienza dai fratelli Roux a Londra (3 stelle Michelin) e in diversi grandi indirizzi francesi. Eppure si considera soprattutto un autodidatta.
Insieme alla moglie Laure, nel 1993 ha aperto Le Champ de Foire a Lencloître, mezz'ora da Poitiers. La coppia si è fatta notare, è arrivato un Bib gourmand della Guida Rossa. Quindici anni più tardi, Toix si è messo alla ricerca di una nuova vetrina per i suoi piatti. E’ stato sedotto dal fascino di un piccolo borgo, Saint-Benoît, poco lontano da dove lavorava prima, un quarto d’ora da Futuroscope: è arrivato lo Chalet de Venise.
Ultimo passo, nel maggio 2007, con Passions & Gourmandises, sempre a Saint-Benoît. Richard Toix è ispirato dai prodotti, dalle stagioni, dalle cucine di tutto il mondo. Se dovesse salvare una sola ricetta delle sue, sceglierebbe «la mia interpretazione di ostriche con scalogno». La storia non dice se sia questo piatto ad aver stregato gli ispettori della Michelin, fatto sta che il locale è stato illuminato dalla stella – mai più tramontata - dopo appena nove mesi dall’apertura.