20-01-2025

Sulla buona strada: validi motivi per cui fermarsi da Silvestro ristorante, a Monza

Ravioli alla genovese campana, Fregola, estratto d

Ravioli alla genovese campana, Fregola, estratto di legumi e spuma di cozze e Anolini come un pizzocchero: tre primi piatti golosissimi da provare alla tavola di Silvestro ristorante a Monza, casa dello chef e patron Giuseppe Silvestro

Prosegue sulla giusta strada Giuseppe Silvestro, chef e patron dell'omonimo ristorante a Monza - Silvestro appunto -, ormai alla soglia dei suoi primi due anni di attività.

Un affare di famiglia, perché a sostenerlo ci sono mamma Assunta - è sua la deliziosa Pastiera inclusa nella piccola pasticceria, tradizionale, perfetta, ed ecco il segno di forti radici campane -, il fratello Domenico, appassionato di vini e, infatti, a lui va il merito di aver notevolmente ampliato la carta, arricchendola di referenze provenienti dal Bel Paese con intriganti incursioni in Francia, e la sorella Giovanna, impegnata nel dietro le quinte del ristorante e nella comunicazione.

Oggi Silvestro ha trovato la sua identità che, a tratti, era già ben visibile al nostro primo assaggio (ve ne abbiamo parlato qui): le origini campane emergevano fiere, trionfanti, eppure sembrava mancare una coerenza d'insieme nel pasto, una direzione stabile dall'inizio alla fine del percorso che oggi, invece, è irradiato da una crescente maturità e soddisfa pienamente. Perché quelle origini si esprimono non tanto nelle singole portate, ma nell’intensità, nella pienezza di gusto e in quella concentrazione di sapori che possono fare anche a meno di un timbro squisitamente meridionale. Giuseppe, ora, riflette in maniera più libera e “costruttiva” sulla materia, sull’uso integrale dell’ingrediente e sulla migliore espressione raggiungibile da quest’ultimo mediante un approfondimento della tecnica. E questo soprattutto perché il cuoco sente di dover imparare ancora molto: quello attuale è il tempo dell’esplorazione, della sperimentazione e della crescita. Non è un caso, quindi, che la prossima chiusura estiva, Giuseppe abbia deciso di trascorrerla a studiare tra le mura del Geranium, 2*Michelin a Copenhagen.

E ora, la rassegna della nostra cena con i migliori assaggi. Il Raviolo alla genovese è ormai icona di questa insegna: sfoglia porosa, spessa e un ripieno ricco di manzo stracotto, il suo fondo, sfoglie di cipolla in agrodolce, crema di carote e fonduta leggera al parmigiano reggiano. Esplode con forza il ripieno dell’Anolino come un pizzocchero, brodo vegetale intenso, pieno, mentre il cuore della pasta al grano saraceno custodisce burro, casera e verza, concentrati, ammorbiditi, un insieme elegante e ben equilibrato. E ancora un primo piatto - materia nella quale Giuseppe splende particolarmente -: Fregola, estratto di legumi e spuma di cozze. Lenticchie, cicerchia, fagioli, estratti a freddo; tornano, così, note tostate, di sottobosco, a cui si aggiunge la masticazione, grazie all’alternanza piacevole dei chicchi più o meno al dente della fregola; iodio potente di una spuma alle cozze e riduzione di prezzemolo, eppure qui prevalgono più le visioni terrose e meno quelle di mare. Ma il risultato è comunque positivo: un piatto che potresti non smettere di mangiare.

Le cotture precise delle carni, tra rigore classico e piccoli divertissement, come il tacos con farina gialla di Storo farcito con stracotto d’anatra e generosa mayo alla ‘nduja. In ultimo, dolcezze dallo zucchero equilibrato chiudono il pasto senza affaticare il palato. Buon futuro Silvestro!


Assaggi

di

Marialuisa Iannuzzi

Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, dal 2021 è redattore per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.