14-03-2025

Esperienze sartoriali: l'origine di un ricordo indelebile in un grande hotel

Che sia una colazione da sogno o un percorso benessere, l'hôtellerie punta su esperienze irripetibili, pensate come un abito su misura dell'ospite: il nostro report del talk in collaborazione di Travel+Leisure Italia a Identità Milano 2025

Da sinistra, Federico De Cesare Viola (Direttore

Da sinistra, Federico De Cesare Viola (Direttore di Travel+Leisure Italia e Food&Wine Italia) che ha moderato il talk a cui hanno partecipato Davide Macaluso (F&B Manager Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio), Silvio Vettorello (General Manager Passalacqua e Grand Hotel Tremezzo), Graziella Arba (General Manager Castel Monastero) e Stefano Plotegher (Ceo Hotel Palace Merano). Foto Brambilla/Serrani

Tra le novità della ventesima edizione di Identità Milano rientra il Cluster Ospitalità, uno spazio che accoglie gli attori protagonisti dell’hôtellerie italiana.

Tra i talk realizzati in collaborazione con Travel+Leisure Italia - l’inedita edizione italiana di una delle più autorevoli riviste di settore - “La sartorialità delle esperienze in hotel per creare ricordi indelebili”. Il dibattito è stato condotto da Federico De Cesare Viola (Direttore di Travel+Leisure Italia e Food&Wine Italia) che ha moderato gli interventi di Silvio Vettorello (General Manager Passalacqua e Grand Hotel Tremezzo), Stefano Plotegher (Ceo Hotel Palace Merano), Graziella Arba (General Manager Castel Monastero) e Davide Macaluso (F&B Manager Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio), i quali hanno disquisito su uno dei temi più importanti dell’ospitalità di lusso.

«Da noi la sartorialità è espressa nel migliore dei modi durante la colazione - esordisce Davide Macaluso - un momento in cui la maggior parte degli ospiti si incontra e si meraviglia al cospetto del nostro vastissimo buffet, dove raccontiamo la nostra identità attraverso ingredienti di pregio e preparazioni simboliche, tra cui l’angolo del sushi o il corner dedicato alla clientela araba. Il nostro, infatti, è un pubblico internazionale e abbiamo l’obbligo e il dovere di esaudire ogni loro esigenza». Ma l’esperienza al Grand Hotel Principe di Piemonte non si esaurisce al primo pasto della giornata, ma si articola in altre proposte come corsi di caffetteria, esperienze legate all’arte della città toscana o all’iconico aperitivo a mille metri di altezza sulle cave di marmo, una delle principali attrazioni della Versilia.

Federico De Cesare Viola e Davide Macaluso

Federico De Cesare Viola e Davide Macaluso

Sulle sponde del Lago di Como, il Passalacqua è uno degli indirizzi più iconici del momento – anche grazie alla conquista del primo posto della 50 Best Hotels 2023 –, un luogo dove la sartorialità si articola con diverse attività a contatto con la natura e dove il capitale umano è un fattore fondamentale. «In un momento storico dove combattiamo con l’intelligenza artificiale, l’esperienza sartoriale è determinante» commenta Silvio Vettorello. Nell’edificio settecentesco, dove, per elevare l’esperienza gastronomica, l’anno scorso è arrivata anche la chef stellata Viviana Varese, gli ospiti possono far visita al pollaio, svolgere lezioni di yoga sotto una splendida magnolia, o sorvolare il lago con il parapendio. «L’obiettivo del Passalacqua è far sentire il cliente a casa, per questo tutti i nostri servizi, escluso il ristorante, non sono accessibili al pubblico esterno. Per noi il vero lusso è far connettere l’ospite alla natura circostante e allontanarlo temporaneamente dall’utilizzo dei device elettronici».

Dalle dolci acque del Lago di Como ci si addentra nella verdeggiante zona del Chianti Classico con l’ospitalità discreta di Castel Monastero. Un tempo antico convento medievale dove le monache si rifugiavano per trovare pace e spiritualità, oggi è un cinque stelle (parte del gruppo Leading Hotels of the World) in cui la pace e la tranquillità rimangono i capisaldi dell’esperienza. «Tempo e semplicità sono gli aspetti determinanti del lusso di oggi» rivela Graziella Arba che aggiunge: «Noi esploriamo il territorio attraverso il benessere e la cucina». Con una spa di mille metri quadrati di acqua salata immersa nel chianti senese - che ricrea l’habitat del Mar Morto - l’albergo cuce sull’ospite anche esperienze monastiche e ayurverdiche. Un esempio? L’orto con erbe e lavanda in cui si può passeggiare, odorare le piante per poi tornare in hotel per creare delle tisane detox. La gastronomia è un’altra nota lieta di Castel Monastero, con la cucina stellata di Davide Canella che, per far conoscere il territorio, organizza con il team la “caccia al tartufo” nel bosco antistante l’albergo, mentre sono immancabili le degustazioni di vino, altra attività che avvicina il pubblico alle tradizioni di questa porzione della Toscana.

È del tutto diversa l’experience all’Hotel Palace Merano, un tempio del benessere dove con il “metodo revital” i clienti vivono una settimana detossinante. «Siamo la prima medical Spa in Italia, e da noi la sartorialità si costruisce step by step: si comincia dalle visita dai dottori e dai nutrizionisti, per poi compiere uno screening completo che definirà le attività da svolgere dai nostri clienti nel corso del periodo della permanenza» spiega Stefano Plotegher. Qui il lusso dell’esperienza è il tempo, il regime ipocalorico – con un menu comunque interessante pensato dagli chef e dai medici del Palace Merano – e le buone abitudini. Una vera oasi per rigenerarsi e purificarsi, frequentata da sportivi, manager, vip e professionisti. «La nostra sartorialità? Un libro che viene consegnato al cliente al momento del check-in, un diario di bordo dove trascrivere il proprio percorso di benessere all’interno dell’hotel.


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Leonardo Samarelli

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Leonardo Samarelli

giornalista pubblicista, classe 1992, una laurea in Scienze Politiche, sin da piccolo ammirava la nonna tra i fornelli. Da lì è nata la scintilla e la passione per il panorama enogastronomico

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