08-03-2025

Sostenibilità, impatto sul territorio e destagionalizzazione: il nuovo volto dell'hôtellerie di lusso

Nello spazio Arena di Identità Milano, cinque manager di strutture esclusive che puntano su ecosistemi integrati, prodotti locali e soluzioni energetiche avanzate per ridefinire l'esperienza dell'ospite

Sul palco dello Spazio Arena, da sinistra: Elisabe

Sul palco dello Spazio Arena, da sinistra: Elisabetta Canoro, che ha moderato il talk, Pietro Irollo de LutiisAdda AttanasioVittoria FerragamoRaphael KaminskyStefano Gaiofatto
Tutte le foto sono di Brambilla / Serrani

Il concetto di ospitalità sta evolvendo rapidamente, con un'attenzione crescente alla sostenibilità, alla valorizzazione del territorio e alla destagionalizzazione. Nuovi progetti alberghieri stanno ridefinendo il concetto di lusso, integrando la tradizione di un'accoglienza di qualità con una forte componente di responsabilità ambientale e sociale.

Pietro Irollo de Lutiis, alla guida del progetto Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana, ha deciso di trasformare un piccolo borgo in una pittoresca destinazione turistica. «Abbiamo scelto di puntare su un retreat dal forte carattere mediterraneo e contemporaneo, pensato anche per un pubblico più giovane», racconta. Il progetto si fonda su una profonda connessione con il territorio: fornitori locali, materiali su misura e un'attenzione particolare alla sostenibilità. «La struttura è scavata nella roccia e si sviluppa su nove livelli degradanti verso il mare, con soluzioni di risparmio energetico e domotica avanzata», aggiunge. Parte integrante del progetto è il recupero del borgo circostante, che mira a creare un legame indissolubile tra l'hotel e la comunità.

Anche Adda Attanasio, Director of Sales and Operations Vetera Matera, con l'apertura a fine marzo di un hotel nella città patrimonio dell'Unesco, sposa una filosofia simile. «Matera è un territorio quasi vergine per il turismo di lusso, con pochi cinque stelle», spiega. Il progetto punta sulla valorizzazione dell'identità locale, con materiali artigianali e arte che ne raccontano la storia. «Quando promuovo il nostro hotel, parlo prima di Matera e solo dopo della struttura: l'obiettivo adesso e nel prossimo futuro è rendere la città una destinazione internazionale», conclude.

Un altro esempio di ospitalità consapevole arriva da Vittoria Ferragamo, Sustainability and Special Projects Manager di Il Borro, relais immerso nel Valdarno tra le colline del Chianti. «Mio padre si è innamorato di questo borgo trent'anni fa e da allora lavoriamo per valorizzarlo nel rispetto del territorio», racconta. La produzione vinicola, biologica dal 2015 e ora anche biodinamica, si affianca a esperienze immersive come il giro in vigna a cavallo. «Produciamo anche olio, miele e formaggi di pecora, mantenendo una grande attenzione alla biodiversità», aggiunge. Dal 2020 Il Borro segue un piano di sostenibilità, con un bilancio dedicato e un'analisi delle emissioni e dei fornitori, e intende proseguire su questo cammino virtuoso di certificazioni e attenzione alla sostenibilità.

Raphael Kaminsky racconta di una visione simile a Villa Petriolo, di cui è Hotel Manager. Una lussuosa dimora cinquecentesca che unisce ospitalità, produzione agricola e gastronomia. «Abbiamo creato un ecosistema in cui il benessere degli ospiti va di pari passo con quello degli animali e del territorio», afferma. «La filosofia farm to table valorizza il legame con i produttori locali, trasformando Villa Petriolo in un punto di riferimento per la sostenibilità e per il territorio. Vogliamo che chi entra nella villa viva un'aria diversa, si senta parte di una comunità, di un modo di vivere speciale», conclude.

Ci spostiamo infine al nord dove, grazie allo Stresa Il Boutique Hotel, Stefano Gaiofatto, Hotel Manager, e il suo team hanno riportato una ventata di aria fresca sul Lago Maggiore con la ristrutturazione di una villa storica trasformata in hotel cinque stelle lusso. «Il nostro obiettivo è stato valorizzare il territorio, lavorando con produttori locali e aziende italiane», racconta. Tra le innovazioni sostenibili più significative, un sistema geotermico che utilizza l'acqua del lago per il riscaldamento, riducendo drasticamente i consumi energetici. «Abbiamo introdotto anche un orto che rifornisce il nostro ristorante e ricerchiamo partner locali per creare un legame forte con la comunità», aggiunge. Il futuro prossimo prevede la ristrutturazione dell'Hotel Eden, chiuso dagli anni '80, e il prolungamento della stagione turistica fino a gennaio.

Queste esperienze, diffuse sull'intero territorio italiano, dimostrano che il lusso non è più solo sinonimo di esclusività, ma anche di sostenibilità e deciso radicamento sul territorio.


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Amelia De Francesco

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Amelia De Francesco

Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola

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