13-02-2025

Chi sono Anisia e Pasquale, i due talenti della cucina veg a Identità Milano 2025

Anisia Cafiero e Pasquale De Biase, giovanissimi, hanno inaugurato il loro ristorante Ausa a Isernia il 29 giugno scorso. Sono molto bravi e si sono subito meritati un invito al congresso: saliranno sul palco sabato 22 febbraio

Pasquale De Biase e Anisia Cafiero: rispettivament

Pasquale De Biase e Anisia Cafiero: rispettivamente classe 1995 e 1997, hanno aperto il loro ristorante, Ausa, a Isernia neanche un anno fa. Saranno tra i protagonisti di Identità Milano 2025, la loro lezione è prevista per sabato 22 febbraio 2025 alle 15,15, nella Sala Emerald 1, nell'ambito di Identità di Formaggio e in collaborazione con Consorzio del Parmigiano Reggiano

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Beata gioventù! O ancor meglio: benedetta la giovanile capacità di osare, di pensare fuori dagli schemi, di mettersi in gioco in un progetto gastronomicamente eccellente ma, certo, imprenditorialmente coraggioso. Perché è chiaro a tutti: l’idea di aprire un ristorante fine dining a Isernia non è banale. Farlo, poi, da chef ragazzini e ancora poco conosciuti, anzi persino alle prime armi come protagonisti, e senza alcun grande gruppo alle spalle, rende la sfida ancor più audace. Poi, dedicare questo ristorante alla cucina vegetariana, sembrerebbe rasentare la follia (l’hanno aperto il 29 giugno 2024 e l’han chiamato Ausa).

Lucida follia, però, e fertile, quella di Anisia Cafiero e Pasquale De Biase. Insieme totalizzano poco più dell’età dello scrivente: lei è una classe 1997, lui un 1995. Sono coppia nella vita e nel lavoro, formatisi alla scuola romitiana, entrambi con la cucina nell’imprinting personale: Anisia per via del padre buongustaio, Pasquale invece perché suo nonno – Pasquale pure lui – era panificatore e aprì a Napoli un tarallificio, negli anni Cinquanta.

Lei è nata a Isernia nel gennaio del 1997, ha studiato al liceo linguistico e all’alberghiero di Agnone, si è trasferita a Londra e ha iniziato il suo percorso come cuoca in alcuni noti ristoranti d’ispirazione francese. È tornata in Italia per lavorare nella cucina desiderata da sempre, quella del ristorante Reale di Niko e Cristiana Romito, dove ha incontrato Pasquale, napoletano classe 1995, allievo dell’Accademia dello chef abruzzese, stage nel ristorante 3 stelle Michelin alla partita dei primi. Al Reale hanno appreso creatività, ricerca, bellezza e insieme poi sono partiti alla volta della Norvegia, per un’altra esperienza tristellata nel nordeuropeo Maeemo. Lì hanno scoperto metodo, rigore, attenzione ai dettagli, mentre iniziavano ad avere sempre più chiaro il proprio progetto di vita. Sono rientrati quindi in Molise, hanno recuperato dei vecchi fondaci e lì hanno costruito il proprio locale, principalmente sena aiuti. Anzi, con l’aiuto del papà di Anisia, ossia Enzo Cafiero: già commercialista e revisore di conti oggi in pensione, gourmet e appassionato di vini, ha realizzato di propria mano buona parte dell’allestimento del locale, a iniziare dai tavoli, fascinosi, in assi di noce recuperata con inserti di ferro battuto. Lui all’Ausa è anche sommelier empatico e preparatissimo, discreto ed elegante, «quali vini seleziono? Quelli che piacciono a me». Ha ottimi gusti.

Anisia Cafiero e Pasquale De Biase

Anisia Cafiero e Pasquale De Biase

Alla cucina pensano invece Anisia e Pasquale. Fan tutto da soli, l’esito è di assoluta armonia, vedasi l’utilizzo sapiente delle erbe aromatiche – e delle variazioni gustative in generale - a dare maggiore profondità a ogni assaggio. Una citazione merita il pane, profumato e fragrante.

A segnalarci Ausa era stato un mostro sacro, il citato Niko Romito, con parole minimal come suo stile («Gli chef fanno un ristorante al 100% vegetale, con una bella carta dei vini»), mentre lo candidava all’edizione 2024 dei TheFork Awards by Identità Golose, che avrebbero assegnato ad Ausa un riconoscimento prestigioso, il Premio Cucina Sostenibile, promosso da Eni Plenitude, questa la motivazione: “A chiacchiere siamo un po’ tutti sostenibili, o attenti alla sostenibilità. Però questa va praticata davvero: come fa una giovane coppia di chef, che ha scelto di aprire in una città periferica il suo ristorante di cucina vegetariana. Qui niente viene buttato, e soprattutto non viene gettato via il sapore: si mangia benissimo”. Ecco.

 

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Carlo Passera

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Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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